Il mancato coinvolgimento in Giunta e il pensiero sull’operato di Cassì: Alessandro Sittinieri si racconta
Alla vigilia del convegno di Fratelli d'Italia, che si terrà all’hotel Mediterraneo Palace di Ragusa, noi di Ialmo abbiamo incontrato l'avv. Alessandro Sittinieri, il nuovo coordinatore cittadino del partito
(22 novembre 2019)
Come vi avevamo detto circa due settimane fa, nel corso dell’ultima riunione, tenutasi lo scorso 5 novembre, il Circolo di Fratelli d’Italia di Ragusa ha provveduto al rinnovo degli incarichi direttivi. Al posto di Sergio Arezzo, che ricopriva il ruolo di coordinatore cittadino del partito dal 2014, è subentrato l’avv. Alessandro Sittinieri. Noi di Ialmo lo abbiamo incontrato.
Alessandro, sappiamo che ricoprire questo ruolo ti rende molto orgoglioso. Raccontaci della tua esperienza in Fratelli d’Italia.
Sono in Fratelli d’Italia da sempre, da quando è nato nel 2013. Sempre nello stesso anno sono stato candidato al Senato proprio per rappresentare la provincia di Ragusa. Ho fatto parte dell’assemblea nazionale del partito e sono stato eletto al Congresso nel 2014; ho ricoperto, quindi, vari ruoli dirigenziali sia in ambito locale che nazionale. Nel 2018 ho contribuito alla formazione della lista per il Consiglio comunale di Ragusa, arrivando come secondo degli eletti, solo che la lista non ha raggiunto il quorum. Nonostante avessimo appoggiato il candidato sindaco Peppe Cassì, non abbiamo avuto un posto in Consiglio. A distanza di un anno e mezzo, si sono verificate le condizioni per ricoprire il ruolo di coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia e ho avuto l’appoggio e la disponibilità di tutti gli altri membri del partito.
In qualità di coordinatore, cosa pensi di poter fare per Ragusa?
In realtà abbiamo tanti progetti per la città, peccato che, nonostante abbiamo contribuito all’elezione di Cassì, fino ad ora, non abbiamo avuto nessun riconoscimento per il nostro appoggio, né con la presenza di un nostro assessore in Giunta, né consultandoci quando si sono prese decisioni più o meno importanti. Ogni notizia importante l’abbiamo sempre appresa dalla stampa, mai dall’amministrazione, né dal sindaco. All’epoca Cassì ci promise che alla prima occasione utile saremmo entrati in Giunta. Tale occasione si è presentata lo scorso marzo quando la Regione ha aumentato il numero degli assessori e Ragusa, essendo capoluogo di provincia, potrebbe avere arrivare ad avere fino a 9 assessori. Ma dal sindaco, al momento, non abbiamo avuto nessuna risposta. Settimana prossima avremo finalmente un incontro con lui. Crediamo di poter dare un contributo significativo all’attività dell’amministrazione, ma adesso la cosa importante per noi è avere delle risposte: o siamo dentro o siamo fuori!
A proposito dell’amministrazione Cassì, cosa pensi sul modo di operare del sindaco?
Sicuramente questa amministrazione ha in cantiere progetti di largo respiro, come lo scalo merci, il Palazzo Tumino, la metropolitana di superficie. Ma sono tutte delle opere che vedranno una realizzazione tra 3/4 anni, sempre se tutto andrà bene, perché si sa che in Italia i tempi possono essere davvero molto lunghi. Per quanto riguarda il resto, la situazione del centro storico è sempre la stessa: via Roma sempre più spopolata, i commercianti si lamentano e i problemi di sicurezza. I commercianti avrebbero voluto l’apertura al traffico veicolare e il sindaco, che in campagna elettorale sembrava propenso, adesso credo non ne abbia la minima intenzione. Per non parlare delle strade, una peggio dell’altra. E a tal proposito, sono frequenti i comunicati in cui si dice che verranno asfaltate, ma si vede ben poco. Poi la situazione del teatro. Abbiamo dovuto aspettare che una comica venisse a Ragusa per ‘bacchettarci’ per l’assenza di un teatro. La vecchia biblioteca di via Matteotti è ancora chiusa. Il Teatro Marino è chiuso. Le attività culturali e teatrali sono in mano ai privati. Quindi nell’immediato non si nota un cambiamento rispetto a prima. Magari, fra qualche anno, Cassì passerà alla storia per aver realizzato grandi opere, ma allo stato attuale si vede solo un grande presenzialismo del sindaco e poca concretezza.
Sabato a Ragusa si terrà il convegno di Fratelli d’Italia, cosa ci puoi dire in merito?
Avremo la presenza del nuovo coordinatore per la Sicilia orientale, Salvo Pogliese, che si è insediato a luglio al posto di Manlio Messina, il nuovo assessore regionale. In quest’occasione avremo modo confrontarci con lui, un personaggio politico molto conosciuto: è stato, infatti, deputato regionale, parlamentare europeo e ora sindaco di Catania. Pogliese, proveniente da Alleanza Nazionale, da pochi mesi è entrato in Fratelli d’Italia. Partendo dalla sua esperienza come primo cittadino de capoluogo etneo, si può vedere come nel partito ci siano molte esperienze positive di sindaci, assessori e consiglieri comunali. Quindi noi non abbiamo nessun problema a presentarci agli elettori con la nostra lista di partito, il nostro simbolo, la nostra storia in un momento in cui alle amministrative le liste che si presentano sono quasi tutte civiche.
Infine, un tuo pensiero sulla situazione politica italiana.
Possiamo dire che la situazione politica italiana è in evoluzione. Forse l’unico ambito in cui c’è un po’ più di chiarezza è quello del centro-destra, in cui abbiamo i soliti partiti che si stanno presentando uniti a tutte le elezioni regionali e che, probabilmente, continueranno a presentarsi uniti anche alle elezioni nazionali. Mentre nel versante opposto è un continuo evolversi. Oltre al PD a i Cinque Stelle che hanno formato questa alleanza atipica e strana, c’è il nuovo partito di Renzi e, adesso, anche il Movimento delle Sardine che sta rapidamente prendendo piede. Non possiamo sapere se quest’ultimo diventerà in breve tempo un partito oppure no, perché alla base non c’è un programma politico, bensì un’avversione nei confronti della Lega e di Matteo Salvini. In una situazione politica così variegata, dai vari sondaggi emerge che gli italiani guardano con maggiore interesse il progetto del centro-destra perché, quantomeno, sanno chi sono e cosa hanno fatto.
Claudia Trapani