Il Coronavirus arriva in Sicilia: a Palermo il primo caso accertato. Due ragusani in isolamento?
Si tratta di una donna bergamasca "arrivata a Palermo prima dell’inizio dell’emergenza in Lombardia" - precisa il Presidente Musumeci
(25 febbraio 2020)
Il Coronavirus, che in Italia ha già causato la morte di 7 persone e il contagio di oltre 270, è arrivato anche in Sicilia. E’ infatti risultata positiva la turista di Bergamo in vacanza a Palermo che ieri sera è stata ricoverata nell’ospedale Cervello per i controlli dopo aver mostrato sintomi influenzali. Lo conferma arriva dalla Regione Siciliana che dice: “Abbiamo un sospetto caso positivo risultato tale all’esame del tampone”.
La donna, che viaggiava con un gruppo di altre 29 persone, non si è mai recata alla guardia medica, né al pronto soccorso, bensì ha chiamato il 118 nella notte. Da lì è partita la procedura di isolamento insieme al marito, quest’ultimo risultato negativo al tampone. Nel frattempo, come da prassi, è stata disposta la quarantena per il gruppo di amici della donna e per le persone che hanno avuto contatti ravvicinati con lei.
Il governatore Nello Musumeci ha spiegato che “la donna è arrivata a Palermo prima dell’inizio dell’emergenza in Lombardia. Il campione esaminato al Policlinico di Palermo verrà immediatamente inviato allo Spallanzani per ulteriori verifiche. La signora, che è stata posta in isolamento al reparto di malattie infettive dell’Ospedale Cervello, è pienamente cosciente e mi è stato riferito che non presenta particolari condizioni di malessere”.
L’Università di Palermo, in seguito all’accertamento del primo caso nella città, è pronto ad emanare nella giornata di oggi una direttiva che prevede il rinvio di una settimana di tutte le lezioni e lo svolgimento degli esami a porte chiuse. Mentre, così come ha comunicato il sindaco Leoluca Orlando, “negli uffici comunali non è stata predisposta nessuna interruzione del lavoro e dei servizi. E’ stata data disposizione di intensificare gli interventi di sanificazione negli uffici. infine, tutte le pattuglie della Polizia Municipale sono state dotate di kit con mascherina e tuta che, in caso di utilizzo, vanno smaltite come rifiuti speciali ospedalieri”.
Oltrepassati i confini palermitani, tutta l’isola rimane in costante allerta. Pare, infatti, ci siano dei casi sospetti a Ragusa, dove due persone, di recente rientrate da un viaggio al nord, avrebbero deciso di mettersi autonomamente in quarantena. Intanto l’Asp Iblea, pur consigliando a tutti di evitare allarmismi, mantiene alta l’attenzione sul rischio contagio. I cittadini asintomatici o con sintomi influenzali che non sono stati esposti alla possibilità di contagio non sono tenuti a sottoporsi al tampone faringeo e non devono recarsi in Pronto Soccorso. In caso, invece, di sintomi associati ad una probabile esposizione alla possibilità di contagio (che provengono dalle Regioni Italiane interessate, come Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte) chiamare il Medico Curante o il 112 o il 1500.