Ieri, a Monterosso Almo, il trail running: la corsa a contatto con la natura in uno dei borghi più belli d’Italia
I premiati non hanno ricevuto premi in denaro, ma prodotti offerti dai produttori locali e provinciali: vino, formaggi, provole ragusane
(24 giugno 2019)
“Pratichiamo uno sport particolare, una corsa in campagna che percorre sentieri naturalistici e, a tratti, tortuosi” , questo il commento che Marco Noto di No al Doping Ragusa ha rilasciato a Ialmo a proposito della seconda edizione del MonterossoTrail, la gara di trail running, tenutasi ieri, che ha risvegliato il centro di Monterosso Almo e portato decine di corridori all’interno del Parco Forestale di Canalazzo. Le associazioni No al Doping e alla Droga di Ragusa, Uisp Comitato degli Iblei, col patrocinio del Comune, hanno organizzato la manifestazione sportiva con l’intento di promuovere la fruizione turistica del borgo e del parco adiacente e fare conoscere le tradizioni e la cultura di Monterosso Almo, classificato come uno dei Borghi più belli d’Italia. Si è trattato di un evento podistico rivolto agli amanti della natura, dell’avventura e delle lunghe distanze. Il percorso è cominciato dalla piazza centrale e, dopo un breve tratto di asfalto, è uscito dal centro abitato per immergersi nella natura del parco Forestale di Canalazzo. Marco Noto, uno degli organizzatori, nonché partecipante alla corsa, orgoglioso che l’evento si sia svolto proprio nella sua città, ci ha detto: “La nostra squadra si sta impegnando per promuovere questo sport e le competizioni sportive nel nostro territorio. Siamo comunque soddisfatti perché, aldilà della poca conoscenza di questo sport, hanno partecipato al MonterossoTrail ben 60 corridori. Direi un buon inizio. Uno sport all’aria aperta, in cui si ha un vero contatto con la natura, e Monterosso, tra sentieri, stradine e viuzze (come quelle in cui è ambientato il Presepe Vivente) è una location perfetta, anche se molto faticosa”.
“Rispetto all’anno scorso il percorso è stato ridotto di 3 km, e soprattutto è stata eliminata la parte finale d’asfalto” – ha dichiarato, invece, Marco Marangio della No al Doping Ragusa. “Sull’esperienza dell’anno passato – continua – abbiamo deciso di esaltare il paesaggio e le caratteristiche del parco aumentando le parti in salita e discesa e raggiungendo così un dislivello totale di 1100 metri. Ma non potevamo fare altrimenti per arricchire questa favolosa esperienza e godere al massimo dei boschi, delle montagne e del lago che compongono questo magnifico paesaggio”.
Al termine della competizione, sono stati premiati: il primo classificato, Daniele Sammatrice; la prima delle donne, Margareth Maia Cotrin; e i primi tre arrivati per ogni categoria. I premiati, dal sindaco Salvatore Pagano, non hanno ricevuto premi in denaro ma prodotti offerti dai produttori locali e provinciali: vino, formaggi, provole ragusane. Molte aziende locali hanno, infatti, partecipato donando articoli, prodotti artigianali o anche contribuendo direttamente nella gestione dell’evento. In questo modo, lo sport diventa uno stimolo per rendere ancora più vivo vivo un borgo montano ricco di tradizioni e tutto da scoprire.
Claudia Trapani