Ibla Buskers a salvaguardia del bene comune: ecco il murales realizzato in Corso Don Minzoni
Organizzato anche un flashmob grazie alla collaborazione tra le associazioni Rinascita Verde e Legambiente, per sensibilizzare la gente sul tema ambientale
(18 ottobre 2019)
Solitamente è il numero di presenze che decreta il successo di una manifestazione; presenze che, quest’anno, come accade ormai da 25 anni, a Ibla Buskers non sono di certo mancate. Ma aldilà dei numeri, il vero senso di una manifestazione culturale sta nelle emozioni che trasmette e nel messaggio che vuole veicolare. Per il suo speciale compleanno, o anniversario di “matrimonio” vista la speciale unione che si è creata con Ibla, la festa degli artisti di strada ha mostrato ancora di più l’attaccamento al territorio, al bene comune, unendosi ai movimenti di protesta globali per lanciare un messaggio: salviamo il Pianeta Terra. Come si evince anche dal manifesto realizzato per l’evento dall’artista Giovanna Alberini, dove è illustrato un grande abbraccio a Madre Terra, un invito importante, in un momento storico in cui da diverse parti del mondo si alzano messaggi ambientalisti. Oltre ai momenti di pura magia e di spettacolo, i buskers hanno voluto donare a Ibla qualcosa in più. Parliamo del murales realizzato in uno scorcio quasi dimenticato in Corso Don Minzoni, al quartiere Archi di Ibla. Dove sorgeva un tempo una vecchia casa, poi crollata, grazie alle artiste Mariachiara Freddura e Daniela Dimartino è nata la bellezza. Un artista che svela un cielo azzurro, come togliendo un sipario sporco, come stracciando la pagina grigia di un vecchio libro, a lasciare spazio al nuovo, all’eleganza, alla vita. L’ha fatto restituendo alla memoria la storia del Castello antico di Ragusa, grazie alla narrazione dell’attore Massimo Leggio, attraverso testimonianze antiche che hanno svelato aspetti poco noti di una vicenda che ha cambiato l’intero profilo di Ibla.
Per non dimenticare il flashmob organizzato dalla collaborazione tra le associazioni Rinascita Verde e Legambiente, per sensibilizzare la gente sul tema ambientale. Ispirandosi al movimento di Extinction Rebellion nato nel Regno Unito, tre ballerine con una clessidra dipinta sul petto, a simbolo del tempo che scorre inesorabile, e in mano piatti di plastica e un sacchetto, hanno voluto attirare l’attenzione sugli effetti negativi che il consumismo ha anche su di noi e sull’importanza di un intervento verso il cambiamento che parta dallo Stato.
L’organizzazione Edrisi, guidata da Ciccio Pinna e Antonio La Cognata, ancora una volta, si è impegnata nella cura e riscoperta del territorio. Dopo il successo della manifestazione, i ringraziamenti istituzionali vanno all’Amministrazione Comunale, al Consorzio Universitario e alla Facoltà di lingue, alla Sovrintendenza ai Beni culturali. Un grazie speciale va anche a: Banca Agricola Popolare di Ragusa, Naturasi’, La Primavera, Prima classe, A vineria, Andrea Licitra. Infine un ringraziamento particolare per la collaborazione e il grande impegno profuso a Sais Trasporti per il sevizio di bus navetta che ha garantito l’ordine e la fruizione di migliaia di visitatori durante i giorni del festival.
Claudia Trapani