I Vigili del Fuoco compiono 80 anni e alla cerimonia di Catania arriva il Presidente Mattarella
Presente alla cerimonia anche il deputato regionale Giorgio Assenza, nonché Presidente del Collegio dei Deputati Questori
(21 novembre 2019)
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato poco dopo le 10.30 di stamattina al Teatro Bellini di Catania, per prendere parte alla cerimonia dell’ottantesimo anniversario della fondazione del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Il capo dello Stato è stato accolto da numerosi cittadini ai quali ha rivolto un saluto. La cerimonia è stata dedicata alla memoria di Antonino Candido, Matteo Gastaldo e Marco Triches, i tre pompieri che hanno perso la vita lo scorso 5 novembre nella tragica esplosione di Quargnento (Alessandria). Mentre un ricordo particolare è stato riservato a Dario Ambiamonte e Giorgio Grammatico, i due vigili del fuoco morti in un intervento di soccorso a Catania il 20 marzo 2018.
Dopo la cerimonia, il presidente Mattarella si è recato nell’ospedale San Marco per una visita della nuova struttura, accompagnato dal governatore Nello Musumeci, dall’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, e dal rettore Francesco Priolo.
Presente alla cerimonia anche il deputato regionale Giorgio Assenza, Presidente del Collegio dei Deputati Questori. “Sono veramente onorato – ha commentato Assenza – di aver rappresentato l’Assemblea Regionale Siciliana alla Cerimonia per l’80° anniversario della fondazione del Corpo dei Vigili del Fuoco, che ringraziamo per il loro impagabile impegno quotidiano”.
Di seguito il testo dell’intervento del sindaco Salvo Pogliese, al Teatro Massimo Bellini per la commemorazione dell’ottantesimo anniversario della fondazione dei vigili del fuoco.
“E’ con una certa emozione che intervengo in questo splendido teatro, davanti a Lei Signor Presidente della Repubblica, per le celebrazioni degli eroi del nostro tempo, i valorosi vigili del fuoco a cui va la gratitudine delle istituzioni e del popolo italiano, che richiamano tutti noi ai doveri, alle responsabilità per contribuire, ciascuno secondo le proprie possibilità, a fare dell’Italia una grande Nazione. Le divise del corpo nazionale dei vigili del fuoco sono esempio e monito quotidiano di altruismo e resilienza di fronte alle avversità e alle disgrazie. In questi giorni, abbiamo ricordato i tre vigili del fuoco di Alessandria rimasti vittime nell’adempimento del loro dovere. A questo dolore nazionale consentitimi di associare il tributo che i pompieri di Catania hanno dovuto lasciare sul campo, la sera del 20 marzo dello scorso anno con la scomparsa di Dario Ambiamonte e Giorgio Grammatico, feriti a morte, mentre lavoravano, nel centro storico della nostra Città. A questi coraggiosi interpreti vanno dati i mezzi necessari per uscire vittoriosi dalla lotta alle avversità a cui ogni giorno fanno fronte. Così come vanno tenute nelle giuste considerazioni tutte le situazioni in cui ci sono svantaggi di partenza, uno per tutte quelle territoriali. Nel Sud e in Sicilia in maniera particolare vanno rimesse uguali condizioni di partenza, pari opportunità per competere nella crescita, nello sviluppo, nella solidarietà.
Oggi questa Città, si sta rialzando da una gravissima crisi sociale ed economica, anche per causa del dissesto finanziario decretato il 4 maggio dello scorso anno. Grazie anche alle norme contenute nel Decreto Crescita pubblicato a fine giugno scorso per gli enti locali in difficoltà(per cui voglio ringraziare ancora una volta governo e parlamento) abbiamo varato un bilancio stabilmente riequilibrato che è all’esame del consiglio comunale, per superare una condizione che metteva a rischio i posti di lavoro di migliaia di persone. Crediamo nel valore della Patria, una e indivisibile, ma è necessario attivare politiche di riequilibrio che sanino il divario territoriale tra Nord e Sud , ritrovando quell’attenzione e quella comunanza di intenti che fanno dell’Italia un grande Paese libero e forte, capace di competere con le sfide della globalizzazione, valorizzando ogni risorsa disponibile e senza lasciare nessuno indietro.
W i Vigili del Fuoco, W l’Italia”.