Guida alle Elezioni Europee: tutto quello che c’è da sapere prima di andare a votare
Sono 307.492 i ragusani che domenica sono chiamati alle urne per eleggere i nuovi 73 rappresentanti italiani del Parlamento Europeo. Attenzione se, oltre a barrare il simbolo del partito, scrivete i nomi di due o tre candidati
(24 maggio 2019)
Sono 307.492 i ragusani che domenica sono chiamati alle urne per eleggere i nuovi 73 rappresentanti italiani del Parlamento Europeo. Il bacino elettorale nazionale è stato suddiviso in cinque circoscrizioni, definite territorialmente e la Sicilia, insieme alla Sardegna, appartiene alla quinta. Gli elettori, pertanto, troveranno una scheda di colore rosa. Naturalmente, per esercitare il proprio diritto di voto sarà necessario presentare un documento di riconoscimento e la tessera elettorale. Hanno diritto di voto i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali che avranno compiuto il 18° anno di età entro il 26 maggio 2019.
Gli uffici elettorali dei comuni, al fine di agevolare il rilascio delle tessere elettorali non consegnate o dei duplicati, in coincidenza delle elezioni, resteranno aperti:
– nei due giorni antecedenti la data di inizio della votazione, ovvero oggi a domani dalle ore 9.00 alle ore 18.00;
– nel giorno della votazione, domenica 26 maggio 2019, per tutta la durata delle operazioni di votazione.
Si invitano, pertanto, gli elettori a voler verificare per tempo il possesso della tessera elettorale, al fine di richiedere, ove necessario, il rilascio del duplicato al più presto, evitando di concentrare tali richieste nel giorno della votazione. Le operazioni di votazione si svolgeranno nella sola giornata di domenica, dalle ore 7,00 alle ore 23,00. Subito dopo la chiusura delle operazioni di votazione e l’accertamento del numero dei votanti avranno inizio le operazioni di scrutinio.
Il sistema con cui in Italia si vota per rinnovare il Parlamento europeo è un proporzionale puro, su base nazionale, con una soglia di sbarramento del 4%. Questo significa che entreranno in parlamento i partiti che raggiungeranno il 4% dei voti totali espressi in Italia. I seggi verranno ripartiti per ogni partito sulla base delle percentuali raggiunte. Dopo aver determinato il numero dei seggi che spettano a ciascuna lista a livello nazionale, si distribuiscono i seggi ai partiti nelle singole circoscrizioni. Si assegneranno poi i seggi ai singoli candidati a seconda delle preferenze ricevute. Si vota tracciando una ‘X’ sul simbolo della lista o del partito scelto e indicando, se si vuole, una o più preferenze (fino a un massimo di tre) scrivendo il cognome ( o il nome e cognome) del candidato collegato alla lista (l’elenco è affisso fuori dal seggio elettorale). Nel caso in cui l’elettore esprima più di una preferenza, queste devono riguardare candidati di sesso diverso pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza.
La normativa vigente consente a determinate categorie di elettori di avvalersi di procedure speciali, cioè di esercitare il diritto di voto non presso l’ufficio elettorale di sezione dove sono iscritti bensì presso un altro ufficio sezionale nell’ambito dello stesso comune di iscrizione elettorale o di altro comune, previa comunque l’esibizione della tessera elettorale, e purché gli stessi siano elettori rispetto al tipo di consultazione.
Le categorie di cittadini sono le seguenti:
- Componenti del seggio, rappresentanti delle liste di candidati presso i seggi, candidati alle elezioni politiche, ufficiali e agenti della forza pubblica in servizio presso i seggi.
- Militari e appartenenti a corpi militari, alle Forze di Polizia e al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.
- Naviganti (marittimi e aviatori)
- Degenti in ospedali e case di cura
- Ricoverati in case di riposo e tossicodipendenti degenti presso comunità
- Detenuti ancora in possesso del diritto di voto.
Valentina Frasca