Giorni intensi a Chiaramonte con i festeggiamenti in onore del Patrono S.Vito.
LE CELEBRAZIONI ENTRANO NEL VIVO DA OGGI.
E’ di nuovo festa. Che ritorna, sotto il segno della tradizione. Sono celebrazioni che puntano a rinnovarsi sulle orme del Patrono seguendo un itinerario di fede vero e proprio. Per ancorarsi il più possibile alla devozione. Così da consentire a un numero sempre maggiore di persone di onorare San Vito. A Chiaramonte Gulfi hanno preso il via i giorni di giubilo di una intera comunità. Da martedì scorso sino a domenica 27 agosto l’attenzione è tutta centrata sull’angelico martire. “Ci ritroviamo a festeggiare il patrono San Vito – commenta l’arciprete parroco, il sacerdote Graziano Martorana – un giovane che, con determinazione, ha chiesto di diventare cristiano e fare un cammino di fede dietro il Signore e con altrettanta determinazione non si è tirato indietro dinanzi alle torture e ai tormenti che hanno preceduto la sua morte. La nostra città di Chiaramonte Gulfi si onora di averlo come Patrono e a lui si vota e si consacra: consacriamo soprattutto i giovani del nostro paese che in questi mesi ho avuto modo di conoscere da vicino e che sono un dono e una risorsa, desiderosi di apprendere la vita da quegli adulti che sono disposti ad ascoltarli e a incontrarli. Vivono in mezzo a noi e hanno un animo sincero e sensibile, pronto a dare una mano: anche se presi da altri interessi e distrazioni, pure loro si interrogano sul senso della vita per poterla gustare al meglio e al massimo. A noi adulti è demandato il compito di aiutarli in questo loro cammino, facendoci non tanto maestri e mentori, quanto semplici compagni di viaggio pronti a stupirci con loro e per loro della vita aiutandoli a superare i limiti e le difficoltà che la stessa riserva”. Notevole, come già negli anni scorsi, l’impegno profuso dal comitato dei festeggiamenti. Martedì scorso, il piccolo simulacro di San Vito e la reliquia del braccio sono stati portati presso la casa di riposo in contrada Gerardo dove poi si è tenuta la celebrazione eucaristica. Ieri pomeriggio, invece, nella chiesa di San Vito, c’è stata prima la recita del Rosario e poi la santa messa presieduta dal rettore. Subito dopo la sistemazione del fercolo sul bajardo e il sempre suggestivo rito della vestizione del venerato simulacro. Il tutto incorniciato dall’accensione della luminaria del piazzale San Vito. Oggi, alle 13,30, il suono delle campane di tutte le chiese di Chiaramonte e gli spari dei colpi a cannone annunceranno l’inizio dei festeggiamenti. Alle 18,30, nella chiesa di San Vito, la recita del Rosario e alle 19 la santa messa presieduta da don Giovanni Piccione che sarà caratterizzata dalla benedizione dei portatori. Alle 20 la processione con il settecentesco simulacro di San Vito patrono di Chiaramonte e della reliquia fino alla chiesa Madre Madre, portati a spalla dai fedeli. Queste le vie che saranno interessate dalla processione: piazzale San Vito, Michelangelo, conte Manfredi, Gulfi, piazzetta e via San Paolo, piazza Duomo. All’arrivo il canto solenne dei Vespri presieduti dall’arciprete parroco e la benedizione con la reliquia. A seguire, la sistemazione del simulacro di San Vito sull’altare maggiore del Duomo. Alle 21, le marce sinfoniche in piazza eseguite dal corpo bandistico Alessandro Scarlatti diretto dal maestro Nello Gurrieri. A curare la comunicazione esterna dei solenni festeggiamenti del patrono di Chiaramonte, Confcommercio provinciale Ragusa con la sezione cittadina dell’associazione di categoria. “Riteniamo che celebrazioni come quella del patrono di Chiaramonte San Vito – sottolineano il presidente provinciale Gianluca Manenti e il presidente cittadino Danilo Scollo – consentano di perpetuare la conservazione di una identità che in questo territorio è molto marcata. E noi, come realtà da sempre vicina a manifestazioni religiose di questo tipo che affondano le radici in un passato molto lontano, abbiamo ritenuto opportuno fare sentire la nostra vicinanza cercando di diffondere il più possibile il messaggio legato a queste speciali celebrazioni”.