Estate calda per la sanità siciliana, giovedì un incontro all’assessorato regionale
A stemperare gli animi è arrivata la presa di posizione del Presidente dell’ARS, Gianfranco Micciché, che ha annunciato il confronto. Ed intanto arriva la buona notizia dello sblocco di alcuni fondi nazionali destinati alle strutture di Siracusa e Ragusa
(23 luglio 2019)
E’ un’estate davvero calda per la sanità siciliana. Ieri la protesta dei rappresentanti della Lista “Siracusa Protagonista con Vinciullo”, che insieme a quelli di Forza Italia, hanno organizzato, a Palermo, una manifestazione contro i gravi ritardi accumulati nell’iter procedurale per la costruzione del Nuovo Ospedale di Siracusa. Insieme alla parlamentare nazionale di F.I. Stefania Prestigiacomo, al senatore Bruno Alicata e al coordinatore cittadino Ferdinando Messina, erano presenti sino a notte inoltrata per la Lista “Siracusa Protagonista con Vinciullo” il Consigliere Comunale Mauro Basile, il Coordinatore dei Consiglieri Comunali della città di Siracusa Alberto Palestro, il Coordinatore Cittadino di Avola Giuseppe Sagliola, il Rappresentante dei Giovani Liborio Savatta e il Dirigente Comunale Luciano Testa.
In risposta alle proteste della deputazione siracusana, dopo il netto dissenso manifestato via social dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, a stemperare gli animi è arrivata la presa di posizione, un po’ come l’acqua sul fuoco, del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Micciché, che, ha dichiarato l’ex parlamentare regionale Enzo Vinciullo, “ha ricordato il dovere di chi ricopre ruoli istituzionali di ascoltare i rappresentati legittimamente eletti o legittimamente votati da parte dei cittadini”. In seguito all’intervento di Micciché si è arrivati alla programmazione di un incontro per giovedì pomeriggio presso l’Assessorato, “nella speranza che questo confronto – continua Vinciullo – possa svelenire i rapporti fra chi, non eletto dal popolo, ritiene di rappresentare lo stesso popolo e chi, invece, i voti li ha presi veramente e, quindi, ha la legittima volontà e il legittimo diritto di rappresentare il territorio. L’incontro, inoltre, dovrà servire per chiarire definitivamente l’iter per l’approvazione del progetto del Nuovo Ospedale di Siracusa, che deve essere di II Livello, e per fare presente all’Assessore che, ad oggi, l’ASP non ha presentato alcun progetto relativo all’approvazione della struttura ospedaliera cittadina e che, soprattutto, non vi può essere commistione fra l’attività politica e generale dell’Assessorato e della Presidenza della Regione e l’attività amministrativa che appartiene solo ed esclusivamente in capo al Direttore Generale dell’ASP. Altri interventi, – conclude Vinciullo – non sono né possibili né legittimi, in quanto violerebbero i principi a base dell’ordinamento amministrativo statale/regionale che vigila sulla separazione dell’azione amministrativa e dell’azione politica in quanto le due attività non possono essere oggetto di interventi condivisi ma solo di interventi separati visto che i ruoli istituzionalmente riconosciuti dalla Legge non possono essere oggetto di scambio e di confusione”.
Una stagione calda, come dicevamo prima, perché sempre sul tema sanità siracusana in mattinata è giunta la comunicazione da parte dell’Asp di Siracusa di smentita circa una possibile chiusura del reparto di ortopedia all’ospedale Trigona di Noto, da mesi al centro delle polemiche per la chiusura anticipata di alcuni reparti e da ultimo del pronto soccorso per carenza di personale. “E’ falsa e priva di alcun fondamento la notizia diffusa su Facebook dai soliti facinorosi secondo cui lunedì prossimo sarà chiuso il reparto di Ortopedia dell’ospedale Trigona di Noto” smentisce seccamente il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra: “Nessuno ha dato disposizioni di chiudere il reparto di Ortopedia dell’ospedale di Noto – sottolinea –, la notizia, priva di alcun fondamento, è stata veicolata al fine esclusivo di esacerbare ulteriormente gli animi e di creare un allarme inesistente che sarà certamente denunciato nelle sedi opportune. E’ nostro intendimento non solo mantenere aperto il reparto di Ortopedia a Noto ma anche intervenire per il suo potenziamento”. Il direttore generale annuncia, inoltre, che si sta provvedendo al reperimento di personale medico per consentire la riapertura del PS di Noto intanto nelle ore antimeridiane”.
A distendere ulteriormente gli animi, almeno per quanto riguarda l’ambito finanziario, la notizia dello sblocco di una serie di finanziamenti nazionali, destinati al miglioramento ed al recupero di alcune strutture sanitarie nelle province di Siracusa e Ragusa. Con questi fondi sarà completato il Presidio Ospedaliero “Muscatello” di Augusta (realizzazione PTA e RSA, 9.845.000,00 euro) e poi:
- la ristrutturazione del Padiglione N.8 dell’ex ONP di Siracusa per la realizzazione del PTA, 1.300.000 euro;
- la ristrutturazione dell’ala nuova del Presidio Ospedaliero “Trigona” di Noto per realizzazione PTA, 800.000 euro;
- l’acquisto e l’adeguamento di un immobile da destinare a PTA in Palazzolo Acreide, 1.300.000 euro;
- l’adeguamento della struttura dell’ex Ospedale di Pachino, già sede di poliambulatorio e RSA, per la realizzazione di un PTA, 800.000 euro;
“Spiace che dall’elenco, – afferma ancora l’ex parlamentare regionale Enzo Vinciullo – sarebbe scomparso l’ex INAM di Lentini. Spiace, inoltre, che la conclusione di questo iter arriva dopo l’approvazione della Commissione Sanità, di cui ero Segretario, nella notte fra il 29 e 30 dicembre 2010, ben 10 anni fa e addirittura 2 Legislature fa. Al di là della polemica, che poco produce effetti positivi, sarebbe opportuno, dal momento che oggi, in Commissione Sanità, si torna a parlare dell’ex Art.20 della Legge 67/88, relativamente, questa volta, al periodo 2018/2028, che il Ministro ci rendesse noto dei 591 milioni, o 596 milioni come dichiara l’Assessore, quanto è disponibile, altrimenti, ha concluso Vinciullo, questa mattina la Commissione Sanità avrebbe la possibilità di decidere senza avere dati certi su quelle che sono le reali risorse che sono rimaste in capo alla Regione Siciliana”.
Fondi disponibili anche per le strutture di Ragusa dove 3,6 milioni di euro saranno utilizzati per la realizzazione del presidio territoriale di assistenza (P.T.A.) del Comune di Pozzallo e per la ristrutturazione del piano seminterrato del Presidio Ospedaliero Regina Margherita di Comiso da destinare a P.T.A. “Queste risorse sono parte degli oltre 236 milioni totali destinati a 42 ospedali siciliani, grazie ai fondi stanziati dal M5S. Dal nostro ministro Giulia Grillo – sottolinea la parlamentare Marialucia Lorefice, presidente della Commissione Affari Sociali – arriva un’ottima notizia, quella dello sblocco di importanti fondi che serviranno prima di tutto per la messa in sicurezza dell’impianto antisismico e antincendio”. Questo conferma l’impegno a tutela del diritto alla salute, – continua Lorefice – con particolare riguardo alle Regioni, come la Sicilia e alla ex provincia di Ragusa, che necessitano di investimenti per le strutture ospedaliere e sanitarie. Ringrazio il ministro Grillo, che ancora una volta ha dimostrato di riuscire a tradurre gli impegni in fatti concreti, e il Nucleo di valutazione degli investimenti del ministero della Salute per il lavoro svolto. E’ un importante inizio: avanti così per rilanciare la sanità pubblica italiana”.
Nadia Germano Bramante