Emergenza covid, Ragusa prepara un piano per aiutare famiglie e imprese, e mette a disposizione oltre 600 mila euro
Innanzitutto 350.000€ a fondo perduto per i settori più colpiti, poi 30.000€ a fondo perduto per taxi ed ncc, 90.000€ per buoni istruzione, sport e cultura, 100.000€ per la 2^ edizione del progetto “Sto a Ragusa, 10.000€ per la formazione, 20.000€ per comunicazione e 30.000 per il progetto “Città-Teatro
(25 giugno 2020)
L’Amministrazione comunale ha definito un piano economico di intervento di contrasto alla crisi economica provocata dalla emergenza sanitaria. Al fine di presentare le misure di sostegno che saranno messe in atto dal Comune, stamattina, alle ore 11, presso la sala giunta, il sindaco Peppe Cassì ha tenuto una conferenza stampa.
Ecco la sua dichiarazione.
“Nel pieno della pandemia, dopo aver immediatamente dato sostegno alle famiglie travolte dalla crisi, non siamo caduti nella tentazione di cercare consenso con proclami di interventi economici a pioggia e senza copertura, ma con lucidità e ragionevolezza abbiamo preso tempo per capire come il Comune potesse concretamente aiutare le imprese senza disperdere inefficacemente soldi pubblici.
Abbiamo così atteso che si delineasse il quadro degli interventi statali e regionali, imparagonabili a quelli di un Comune, e ascoltato le associazioni di categoria: oggi possiamo dire che Ragusa è pronta a fare la sua parte, importante, senza penalizzare i servizi e nonostante i mancati introiti che lo stesso Comune sta inevitabilmente soffrendo.
Il nostro piano anticrisi prevede un fondo da 630.000€, così suddiviso:
– 350.000€ a fondo perduto per i settori commerciali e turistici più colpiti: florovivaisti, commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature, fiori e piante, alloggio extralberghiero, servizi di ristorazione, operatori del turismo, agenzie di viaggio, noleggio di strutture per manifestazioni e spettacoli, altre categorie significativamente danneggiate.
Ogni attività avrà diritto a un bonus da 500€ a 1.500€, calcolato in base alla perdita percentuale di utili confrontando il mese di maggio (periodo di solito molto produttivo) del 2020 con quello del 2019.
– 30.000€ a fondo perduto per taxi ed ncc: un bonus da 1.000€, aumentabile fino a 1.500€.
– 90.000€ per buoni istruzione, sport e cultura da 250€ per le famiglie in difficoltà con minori: nessun bambino o nessun ragazzo dovrà rinunciare alla formazione, alla socializzazione, a sport o a cultura perché la sua famiglia ha incolpevolmente subito le conseguenze economiche del covid. Se un ragazzino, per fare un esempio, praticava calcio, anche il prossimo anno potrà continuare a giocare con i suoi compagni.
In questo modo si offre anche un sostegno alle attività sportive, culturali, creative, a ludoteche, scuole di infanzia, musei e biblioteche, per citarne alcune.
– 100.000€ per la 2^ edizione del progetto “Sto a Ragusa”: 8.000€ a fondo perduto per contribuire a sostenere le spese di chi vuole avviare nuove attività in centro. Anche nella crisi possono nascere opportunità.
– 10.000€ per la formazione: seminari formativi, informativi e di animazione su misure di agevolazione finanziaria per chi vuole investire nella propria crescita professionale.
– 20.000€ per comunicazione e divulgazione: videopromozione, redazionali e tour virtuali per chi vuole investire in promozione contribuendo a diffondere l’immagine del territorio.
– 30.000 per il progetto “Città-Teatro”: realizzazione di 5 aree attrezzate per eventi a Ragusa, Ibla, Marina e Donnafugata da concedere gratuitamente a chi organizza eventi, spettacoli e manifestazioni.
Le domande per accedere ai benefici, non cumulabili tra loro, saranno semplificate.
Inoltre, nelle prossime settimane il Governo stabilirà l’ammontare delle compensazioni per i Comuni per le minori entrate da imposte locali.
A quel punto saremo pronti anche a parlare di riduzione o annullamento dei tributi locali, le cui scadenze sono già state posticipate così da non pesare su chi è in difficoltà. Annunciare prima di allora tagli alle tasse sarebbe avventato, un annuncio mediatico irresponsabile che poi rischierebbe di gravare sulle spalle dei cittadini in termini di riduzione di servizi essenziali”.