Bandiera e il bando PSR 5.2: “Eventi calamitosi, arriveranno i fondi per Ragusa e Siracusa”
Intervista con l'assessore regionale all'Agricoltura sulla situazione dei risarcimenti
L’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera rassicura gli imprenditori agricoli del Ragusano e del Siracusano: le aziende danneggiate dagli eventi calamitosi del 2017 e del 2018 non saranno escluse dai risarcimenti ministeriali.
Nei giorni scorsi molti rappresentanti del settore agricolo della Sicilia Sud-orientale avevano lanciato l’allarme. Le aziende serricole e zootecniche colpite da siccità, gelate e incendi tra il novembre 2017 e l’aprile 2018 sono al collasso. Alcune non esistono più e il sistema di produzione di quei territori ha subito un danno difficilmente riparabile nel breve periodo.
Il timore di essere esclusi dal bando PSR 5.2 – “Sostegno e investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici” aveva portato associazioni ed esponenti politici ad interrogare il governo regionale. La risposta è arrivata dall’assessore Edy Bandiera, che ha spiegato le procedure tecniche che determinano gli stanziamenti ed ha assicurato un pronto sostegno alle aziende in difficoltà.
Allora assessore, cosa possiamo dire agli agricoltori di Ragusa e Siracusa preoccupati per il futuro delle loro aziende?
“Possiamo senz’altro rassicurarli. Non c’è alcuna dimenticanza né valutazione politica, solo l’attesa per tempi tecnici che non dipendono da noi ma dal Ministero. Le spiego, prima di essere inserite tra le province che devono attingere alle risorse finanziarie del bando, deve esserci un passaggio obbligatorio del Ministero per le Politiche agricole, la cosiddetta ‘declaratoria‘. Ad esempio, proprio pochi giorni fa è stata inserita la provincia di Agrigento per danni che richiedevano uno stanziamento più basso rispetto a Ragusa e Siracusa. Questo è stato possibile perché il Ministero ha ‘declarato’ i danni contenuti nella relativa scheda tecnica“.
Quindi i tempi sono dettati dalla fase tecnica che viene svolta al Ministero?
“Esattamente, ma le do una prima buona notizia. In questi giorni è arrivata la declaratoria relativa alla prima della due richieste in ordine cronologico (la provincia di Ragusa ndr) e attendiamo a breve anche quella che riguarda l’altra parte di territorio siciliano interessato. La seconda buona notizia è che la nostra Regione si è fatta valere a Roma. La Commissione per le Politiche agricole del Ministero, che ha a disposizione 15 milioni per queste esigenze, ha stabilito di stanziarne 3 per la Sicilia (3.085,197). Un buon risultato direi…”
Ma a parte le risorse nazionali, il governo regionale quali strumenti ha a disposizione per sostenere le aziende agricole che dovessero trovarsi in questo genere di difficoltà?
“Fino a poco tempo fa non c’era nulla. Nella scorsa finanziaria, però, questo governo ha approvato una norma che ripristina il Fondo di solidarietà regionale per questo genere di esigenze. Si tratta di uno strumento che, negli anni, era stato abbandonato a se stesso e mai riattivato e rifinanziato. Abbiamo investito 10 milioni di euro e credo che anche questo sia un ottimo risultato“. (G.C.)