Edilizia, un ddl per tutelare i pagamenti dei professionisti
Un disegno di legge, primo firmatario il M5S, prevede un monitoraggio capillare sulle pratiche che contengano parcelle insolute
(18 ottobre 2018)
La Sicilia, a breve, potrebbe mettersi al passo con le altre regioni italiane sul tema della tutela delle prestazioni professionali in campo edilizio. Lo prevede un disegno di legge del M5S, primo firmatario Giampiero Trizzino, che cerca di fare ordine nella giungla del settore edilizio, contrastando l’enorme numero di pagamenti non soluti ai professionisti che hanno prestato il loro lavoro. Alla stesura del ddl hanno partecipato tanti professionisti siciliani. “Il testo – ha spiegato Trizzino – registra una ampia condivisione, e pensiamo di portarlo in aula entro l’estate. Mira a stoppare un fenomeno che, purtroppo, è in costante crescita. Le parcelle non pagate ormai non si contano più e parecchie di quelle che vengono pagate sono saldate dopo lunghi periodi, se non anni. Per altre il pagamento va a buon fine soltanto dopo transazioni che decurtano parte dell’importo pattuito in fase di committenza dell’opera”.
Il disegno di legge recante “Disposizioni relative alle spettanze dovute ai professionisti per le procedure di rilascio dei titoli abilitativi edilizi e/o di ogni altro provvedimento propedeutico” si sviluppa in due articoli e si propone di risolvere uno dei maggiori problemi dei professionisti: i pagamenti.
Così, anche la Sicilia prova a mettersi al passo con le altre regioni d’Italia; dopo la soluzione trovata dalla Regione Calabria con la recente pubblicazione della legge 3 agosto 2018, n. 25 che disciplina le “Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto dei committenti privati e di contrasto all’evasione fiscale”, e poi con la circolare avente per oggetto Adempimenti conseguenti alla legge regionale n. 25/2018. Comunicazioni, il ddl siciliano vincola il rilascio di ogni titolo abilitativo edilizio e di ogni altro provvedimento autorizzativo al pagamento delle spettanze per le prestazioni professionali svolte in favore dei richiedenti titoli abilitativi di cui alla legge regionale 10 agosto 2016, n. 16 (che recepisce in Sicilia il Testo Unico Edilizia di cui al D.P.R. n. 380/2001) e concordate dal contratto, o atto equipollente, sottoscritto tra professionista e committente.
Se il ddl sarà approvato verrà istituito uno sportello unico per l’edilizia e, altresì, tutti gli altri enti terzi che intervengono con atti intermedi del procedimento che giungono all’adozione dello stesso come la Soprintendenza e il Genio Civile.
Per Vincenzo Di Dio, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Palermo, “il disegno di legge è un risultato molto importante, frutto di un lavoro condotto in armonia attraverso un tavolo tecnico con la partecipazione del mondo delle professioni. È spiacevole che per far valere un ovvio principio si debba ricorrere a una proposta legislativa di questo genere – aggiunge – ed è anche sintomatico di un atteggiamento culturale di scarso rispetto per il lavoro altrui nella nostra terra, ma la speranza adesso è che tutte le forze politiche possano abbracciare questo ddl senza preclusioni legate agli schieramenti. C’è in gioco il futuro di una vasta categoria di persone alla quale ormai, in considerazione dei dati sul reddito medio, possiamo senz’altro applicare la definizione di proletariato e precariato professionale”.
Cristina Lombardo