E’ Siracusa il primo capoluogo siciliano per indebitamento pro capite
A pesare sulle tasche dei consumatori della città di Aretusa anche la contrazione dei posti di lavoro che ha investito la maggior parte degli ambiti, dall’industria, all’edilizia fino al settore agricolo e della pesca
(12 giugno 2019)
Dopo avervi raccontato la situazione in provincia di Ragusa, puntiamo oggi i riflettori su Siracusa, primo capoluogo siciliano per indebitamento pro capite con un valore di 7.576 euro, in relazione al credito al consumo nell’anno di riferimento 2017, dove a pesare è stata probabilmente la crisi del tessuto industriale locale. Sono i dati della Banca d’Italia diffusi da Federconsumatori Sicilia e che dicono che i siracusani, come i loro conterranei, si indebitano non soltanto per comprare casa, macchine ed altri beni di consumo ma anche purtroppo, e questo è il dato inquietante, per fare la spesa e portare il cibo in tavola. Il Comune di Siracusa non nuota certo nell’oro, ma per fortuna è ben lontano dai numeri dei vicini etnei, in dissesto dichiarato ed in arretrato con gli stipendi. Lo stesso non si può dire per le ex Province regionali, oggi Liberi Consorzi, la cui sede di Siracusa ha purtroppo scontato uno dei prezzi più alti con milioni di debiti accumulati e i lavoratori costretti ad attendere ad oltranza stipendi e indennità arretrate, a causa di una scellerata riforma, capace soltanto di creare caos senza la minima programmazione. A pesare sulle tasche dei consumatori della città di Aretusa anche la netta contrazione dei posti di lavoro che ha investito la maggior parte degli ambiti, dall’industria, all’edilizia fino al settore agricolo e della pesca, tutti settori dove, oramai da anni, la curva dell’occupazione è inesorabilmente in discesa, segnando aziende in crisi e licenziamenti annunciati e messi in atto. Dunque, consumatori sempre più indebitati ma meno inclini a cedere alle lusinghe delle finanziarie, perché più consapevoli di come e perché spendere il denaro.
Anche della situazione di Siracusa, come di quella di Ragusa, noi di Ialmo abbiamo voluto parlare con il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa: “Non è un bel segnale, perché avendo sempre meno soldi in tasca si è costretti a ricorrere a banche e finanziarie sia per comprare casa che per l’acquisto dei beni di consumo. Ancora più allarmante – ci ha detto – è il fatto che si accendano prestiti per comprare beni di prima necessità, ma i siciliani sono più oculati. Guardando le variazioni percentuali devo dire che, in particolar modo nel credito al consumo, si evidenzia una crescita ma anche un abbattimento del ricorso alle finanziarie rispetto alle banche. Una particolare attenzione, per esempio, rispetto all’utilizzo delle carte di credito revolving con un aumento della consapevolezza della spesa. Proprio per i numerosi casi che ci sono stati di famiglie indebitate, l’attenzione è aumentata e riguarda il tipo di finanziaria, le condizioni d’uso, gli interessi”.
In questo senso, Federconsumatori Sicilia ha lanciato la campagna “Servizio Trasparenza”: a cosa serve?
Non a caso abbiamo lanciato questo servizio per il controllo della correttezza dei contratti di finanziamento stipulati negli ultimi 10 anni. I consumatori siciliani possono rivolgersi ai nostri sportelli locali e attraverso un software riusciamo a controllare se effettivamente nei casi in esame sono state applicate le norme di legge: parliamo di interessi o spesso commissioni attraverso i quali si può arrivare a tassi da usura”.
Cosa dovrebbe controllare il consumatore? Quale potrebbe essere il campanello d’allarme?
Bisogna leggere sempre attentamente le condizioni dei contratti, anche quelle scritte in piccolo e, se si hanno dubbi, rivolgersi a degli esperti.
Federconsumatori ricorda che con un contributo minimo di 10 euro, il consumatore potrà controllare la correttezza delle proprie pratiche di finanziamento e prestito ed avere consigli su come tutelarsi. E’ possibile controllare le cessioni del quinto dello stipendio e della pensione e tutti i contratti di credito al consumo erogati da banche e finanziarie. Qualora dovessero emergere irregolarità in queste pratiche, Federconsumatori assisterà il cittadino consumatore al fine di ottenere l’eventuale rimborso del dovuto. Il servizio sarà utile anche a chi si ricorda di aver stipulato un contratto di finanziamento o cessione del quinto, ma non ha più a disposizione i documenti relativi. Al momento lo sportello di Federconsumatori non è attivo a Siracusa, ma La Rosa assicura: “Ripristineremo al più presto la sede, nel frattempo i consumatori interessati potranno chiamare il numero regionale 0916825864 oppure alla mail sicilia@federconsumatorisicilia.it. “
Nadia Germano Bramante