Due insospettabili vittoriesi, padre e figlio, con un arsenale da guerra in casa: arrestati
La Polizia ha trovato nel loro garage decine di armi e munizioni, molte delle quali pronte all'uso e modificate per essere ancora più pericolose. Non erano neanche nascoste bene. Pensavano di utilizzarle nell'immediato?
(29 maggio 2019)
Due vittoriesi, padre e figlio di 51 e 26 anni, sono stati arrestati dalla Polizia per detenzione di un arsenale. Da qualche tempo gli uomini della Squadra Mobile stavano indagando sui due, nonostante fossero incensurati, perché avevano avuto qualche strana notizia sul loro conto e avevano avviato un lavoro di pedinamento e osservazione culminato ieri nel blitz presso tutti gli immobili di proprietà ed in uso ai due arrestati. I due svolgono uno l’attività di bracciante agricolo e l’altro di ragioniere – socio di un’azienda per la commercializzazione di ortaggi al mercato ortofrutticolo di Vittoria, tanto da avere un altissimo tenore di vita. Nulla, dunque, poteva far presagire che potessero portare ad uno dei sequestri di armi più importanti di sempre nel territorio, di certo il più rilevante degli ultimi 20 anni.
Il giovane è stato trovato in possesso di alcune armi detenute legalmente, pertanto si mostrava al momento del controllo in casa molto tranquillo. Ma quando gli agenti hanno deciso per la perquisizione di un loro garage, stavano per svenire, accusando un lieve malessere, e la polizia ha capito di essere sulla giusta strada. All’interno del garage, infatti, tra l’altro a poche centinaia di metri dal Commissariato di Vittoria, gli uomini della Polizia di Stato hanno rinvenuto 20 armi di ogni tipo, tutte illegalmente detenute, alcune dalle spiccate potenzialità offensiva e catalogate come armi da guerra, due di queste modificate per renderle ancora più pericolose. Migliaia di munizioni, quasi 2.000, di ogni calibro erano pronte ad esplodere. Alcune armi sono state addirittura modificate per aumentarne le potenzialità offensive ed altre sono provento di furto ai danni di vittoriesi. I poliziotti, una volta entrati all’interno del garage, non ci hanno messo molto tempo a trovare le armi anche perché coadiuvati dalle Unità Cinofile della Polizia di Stato.
La maggior parte delle armi erano pronte all’uso, già cariche e riposte in alcuni zaini da prelevare al momento del bisogno. Non erano neanche occultate, quasi tutte erano nascoste dietro un cartone facilmente rimovibile, segno che i due avevano intenzione di utilizzarle in modo immediato, difatti quasi tutte erano cariche e con colpo in canna. Il giovane, oltre a detenere alcune armi legalmente, ne possedeva una mai segnalata al Commissariato e ricevuta da un cugino. Per questi fatti i due sono stati denunciati e sono state sequestrate altre 10 armi tra pistole e fucili.
Dopo aver completato la complessa attività investigativa, gli uomini della Polizia di Stato hanno condotto gli arrestati presso gli uffici della Squadra Mobile e successivamente nel carcere di Ragusa, a disposizione della Procura della Repubblica iblea. La Polizia Scientifica ha impiegato oltre 14 ore per repertare tutte le armi e le migliaia di munizioni oggetto di sequestro.
Valentina Frasca