Due giovanissimi turisti tedeschi rischiano di annegare, li salva Marco Ingallinera
Il 40enne ragusano, molto noto tra i giovani e negli ambienti della movida iblea per la sua attività di deejay, non ci ha pensato un attimo e ha sfidato il mare in tempesta
(28 maggio 2019)
Si chiama Marco Ingallinera, ha 40 anni e vive a Ragusa, e per fortuna ieri mattina si trovava nella zona di mare antistante il Lido “La Ola”, vicino al porto turistico di Marina di Ragusa. In quel momento, infatti, e proprio sotto i suoi occhi, rischiava di consumarsi una tragedia dato che due bagnanti stavano per essere trascinati al largo dalla forte corrente. Ingallinera, che è molto noto tra i giovani e negli ambienti della movida ragusana per la sua attività di deejay, non ci ha pensato due volte e si è tuffato, salvando la vita a due 17enni di nazionalità tedesca. Le condizioni del mare lungo il litorale ragusano non erano certo buone, ma i due si sono comunque avventurati e non sono più riusciti a raggiungere la riva. A gettarsi in acqua è stato uno dei due, ma quando l’amico lo ha visto annaspare, per salvarlo si è gettato in mare anche lui e anche lui si è trovato in difficoltà a sua volta. La Capitaneria di Porto di Pozzallo, acquisita la notizia dei bagnanti in pericolo, ha disposto l’immediato intervento del gommone del Presidio di vigilanza, soccorso in mare civile, tutela ambientale marittima e costiera della Protezione civile del Comune di Ragusa che, partito dal porto turistico, è arrivato pochi minuti dopo nella zona di mare dove è avvenuta l’emergenza, constatando il tempestivo, coraggioso e quanto mai opportuno intervento di soccorso già operato da Marco Ingallinera, che era riuscito a raggiungere a nuoto i due ragazzi e a salvarli, trasportandoli poi, in sicurezza, a riva, presso la spiaggia “La Mancina” di Ragusa.
Una dose di coraggio fuori dal comune che gli ha consentito di compiere un salvataggio degno di un bagnino professionista. “Per un attimo ho pensato di non farcela – ha ammesso in Capitaneria – perché mi sentivo stanco, ma non mi sono arreso e ho continuato in quella che ormai era diventata una vera e propria missione. In gioco c’era la vita di alcune persone e al loro posto potevo esserci anche io”. L’eroico gesto non è passato inosservato, e oggi il Comandante della Capitaneria di Porto di Pozzallo, Capitano di Fregata Pierluigi Milella, lo ha invitato ed accolto in Capitaneria esprimendogli il più vivo ringraziamento per “l’impegno, la determinazione e la profonda sensibilità verso la difesa e la salvaguardia della sicurezza della vita umana in mare, doti di certo non comuni.
Valentina Frasca