Differenziata, tolleranza zero a Siracusa: il sacchetto non conforme non sarà raccolto
L'assessore Pierpaolo Coppa annuncia che, dopo un primo periodo di indulgenza, adesso la raccolta dovrà essere fatta in maniera precisa e con i sacchetti giusti. Stop a quelli neri che non permettono di vedere il contenuto
(5 marzo 2019)
Al Comune di Siracusa è iniziata la tolleranza zero nei confronti del conferimento di sacchetti non rispondenti alle prescrizioni fatte pervenire alla cittadinanza. Da qualche giorno in città sono comparsi degli adesivi rossi su alcuni sacchetti conferiti dai cittadini, riportanti delle scritte che non lasciano dubbi sul motivo della non conformità riscontrata. Tre le diverse opzioni che riporteranno con un flag, in corrispondenza di una o più caselle, la motivazione che ha determinato il rifiuto della ditta di raccogliere i sacchetti “fuorilegge”:
1) rifiuto non conforme alla differenziata
2) giorno di esposizione non corretto
3) contenitore non conforme.
Dunque, un chiaro messaggio alla cittadinanza affinché inizi a differenziare correttamente i propri rifiuti, non soltanto riguardo al contenuto ma anche al contenitore. Questo, infatti, dovrà essere rigorosamente quello prescritto per la tipologia di rifiuto, dall’organico all’indifferenziato e non il classico sacchetto nero. Se ciò non avverrà, il sacchetto non conforme non sarà raccolto, come già accaduto in alcuni quartieri della città.
Ne abbiamo parlato con l’assessore all’Ambiente del Comune di Siracusa, Pierpaolo Coppa. “Dopo un primo periodo di tolleranza, per consentire ai cittadini di abituarsi alle prescrizioni relative al diverso tipo di conferimento, adesso si sta semplicemente applicando un’ordinanza del gennaio 2018 che indicava esattamente come sarebbe dovuto avvenire il conferimento dei rifiuti. Quello che sta accadendo – spiega Coppa – è che gli impianti di compostaggio dove conferiamo stanno controllando la tipologia di conferimento. Per l’umido hanno riscontrato delle difformità, e per questo stanno tornando indietro diversi camion di organico non ben differenziato, mentre per l’indifferenziato non è tanto una questione di conferimento in discarica quanto il fatto che, essendo sacchi neri, non è possibile controllare facilmente il loro contenuto e la corretta separazione dei materiali”.
In altre parole, la tolleranza che c’è stata nel primo periodo non potrà più essere concessa ai cittadini, proprio perché i rifiuti devono essere correttamente separati per essere accettati in discarica. Un imperativo che rientra in quel circolo virtuoso di buone pratiche in grado di innescare il raggiungimento di un doppio importante risultato: diminuire l’impatto ambientale e altrettanto alleggerire i costi in bolletta. “Il conferimento di una tonnellata di rifiuto indifferenziato costa 110 euro, una tonnellata di organico costa 80 euro; inoltre, dal recupero della frazione differenziata secca abbiamo i corrispettivi del Conai e siamo passati dai 300 mila degli anni scorsi ai 650 mila del 2018, con una percentuale che prima era al 18% ora è al 25% . Quindi, – conclude Coppa – se le persone vogliono contribuire ad evitare di rovinare l’ambiente e vedere riduzioni in bolletta, già peraltro avviate negli ultimi quattro anni, devono adeguarsi: è tutto un sistema e ognuno deve fare la sua parte”.
Messaggio chiaro e forte quello dell’assessore, tanto più che la copertura cittadina per la consegna dei mastelli è in fase di completamento, mancano all’appello solo i quartieri di Grottasanta e Acradina. In vista dell’estate inoltre, conferma Coppa, nelle zone “case sparse” (zone residenziali non solo balneari, dove fino ad ora era previsto solo il servizio di prossimità), si è deciso di avviare il porta a porta, per favorire non solo chi vi abita tutto l’anno ma anche il cospicuo numero di cittadini che vi si trasferiscono nel periodo di vacanza. Entrando a pieno regime in tutte le zone della città la raccolta differenziata, e aumentando il conferimento di materiale separato correttamente, ciò dovrebbe comportare l’aumento degli incentivi restituiti al Comune, consentendo all’Ente di ridurre sensibilmente i costi in bolletta agli utenti. E dei sacchetti neri con il bollino rosso cosa fare? Il diktat è chiaro e non ammette appelli: riprenderseli e cominciare a differenziare davvero e bene, anche perché conviene…
Nadia Germano Bramante