Democrazia partecipata. “Solo Ragusa e Giarratana sono riusciti ad utilizzare i fondi per intero”
Ecco nel dettaglio le somme che gli altri Comuni iblei saranno costretti a restituire
(31 gennaio 2020)
“La provincia di Ragusa maglia nera rispetto ai fondi che i Comuni siciliani dovranno restituire alla Regione e che avevano già ricevuto per la democrazia partecipata per il 2017”. Lo evidenzia la deputata regionale del M5S di Ragusa, Stefania Campo, che dopo l’intervento a livello generale da parte della collega Gianina Ciancio, fa il punto della situazione a livello locale. “Solo Ragusa e Giarratana – spiega Campo – sono riusciti ad utilizzare i fondi per intero”.
La commissione composta da tecnici e dirigenti del Comune di Ragusa ha deciso per la concretizzazione di tre differenti progetti: la realizzazione e la posa in opera di un totem informativo multilingue sul Portale di San Giorgio, a Ibla; la realizzazione di attrezzature sportive correlata da pannelli esplicativi all’interno della Vallata Santa Domenica e la realizzazione di tre “mappamondi mangia plastica” da installare in punti nevralgici della città. Per quanto riguarda il Comune di Giarratana, i” fondi sono stati destinanti al contrasto del fenomeno del randagismo”, così come ha detto a noi di Ialmo il vice sindaco Salvatore Pagano.
“Ma ci sono comuni, – spiega la deputata – come Vittoria e Modica, che invece si vedranno costretti a restituire somme che sarebbero state certamente importanti per progetti sociali, educativi, culturali, inclusivi. Queste, in particolare, le somme, che dovranno essere restituite dai vari comuni: Acate 10.377, Chiaramonte Gulfi 11.432, Comiso 19.379, Ispica 14.144, Modica 42.671, Monterosso 4.060, Pozzallo 20.772, Santa Croce Camerina 12.433, Scicli 24.066, Vittoria 47.487”.
Il Dipartimento regionale delle Autonomie locali, con il decreto dirigenziale n.435 del 16 ottobre 2019, al quale si sono succeduti altri quattro provvedimenti di rettifica e aggiornamento, ha diramato l’elenco dei comuni siciliani inadempienti totalmente o parzialmente sulla spesa dei fondi della democrazia partecipata per l’anno 2017. Quelli che risultano sanzionati al 100% sono 150 di essi. Le cause possono essere due: la mancata o parziale spesa o la mancata attestazione dell’eventuale avvenuta spesa di tali fondi.
“Se servono chiarimenti o aggiustamenti – evidenzia Stefania Campo, unendosi all’appello della collega Ciancio – siamo disponibili ad incontrare le amministrazioni, coinvolgendo l’assessorato regionale competente, per realizzare in maniera corretta quella che riteniamo una importante innovazione nel panorama normativo non solo siciliano, ma nazionale, oltre che un bellissimo esempio di democrazia realmente partecipata”.
Claudia Trapani