Decoro urbano e rifiuti: Siracusa è pronta ad accogliere i flussi turistici?
Partendo dal problema del parcheggio del Molo S.Antonio, stracolmo già di buon mattino, abbiamo approfondito il tema con l'assessore Giusi Genovesi
(23 maggio 2019)
Siracusa ha certamente tutte le carte in regola per divenire una meta ambita del turismo internazionale, ma è pronta per sostenere questa sfida? Questa domanda l’abbiamo posta, circa un mese fa, alle porte della nuova stagione turistica, al siracusano Carlo Castello, storica guida turistica con il quale abbiamo fatto un po’ il punto della situazione su quanto la città di Aretusa, grazie alle sue enormi potenzialità, possa riuscire a diventare una delle mete più ambite dei flussi turistici internazionali. In quell’occasione, tra luci e ombre, venne fuori in tutta la sua urgenza la necessità di avviare uno stretto controllo del territorio connesso alla pulizia e al decoro dei luoghi simbolo dell’accoglienza. Zone della città che, per via della loro posizione strategica, rappresentano la prima immagine, il cosiddetto “biglietto da visita” che ciascuna località turistica offre al viaggiatore in arrivo. Un esempio per tutti a Siracusa è il parcheggio del Molo S. Antonio, capolinea di bus turistici, a cui si riferisce la foto evidenziata nel nostro articolo dove si notano purtroppo, già di buon mattino, cestini stracolmi di rifiuti caduti persino per terra.
Un’immagine di certo poco edificante per la città, già riscontrata nella chiacchierata con Carlo Castello, che evidenziava la necessità di avviare una seria riflessione sul tema del decoro urbano, senza peraltro tralasciare il problema della sorveglianza e repressione, dell’abusivismo e del problema della microcriminalità, fenomeni atavici, acuiti con l’arrivo della bella stagione e l’incremento dei flussi turistici. Su questo fronte si inserisce l’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale proprio a ridosso del nostro approfondimento, con l’istituzione di un’apposita task force, la squadra Ortigia, composta da agenti della Polizia locale, incaricati di controllare, dalle 8 del mattino fino all’1 di notte, oltre al decoro urbano, l’occupazione del suolo pubblico, l’abusivismo commerciale ed edilizio e il controllo guide turistiche abusive. L’iniziativa, presentata ad aprile, dagli assessori, alla Polizia municipale, Giovanni Randazzo, al Decoro urbano, Giusy Genovesi e dal comandante del Corpo, Enzo Miccoli, ha iniziato ad operare coordinata dall’ispettore Corrado Caruso con una squadra composta da 5 a 7 agenti. I risultati di tale attività saranno resi noti la prossima settimana, ma, nel frattempo, a proposito di decoro urbano abbiamo provato a fare il punto della situazione con l’assessore al ramo, Giusi Genovesi. “Ci stiamo tenendo in stretto contatto per verificare alcune aree sensibili, – spiega Genovesi a Ialmo – ne abbiamo individuate già alcune, tra cui lungo il Foto Italico (la Marina), la zona dei Mergulenzi e fuori da Ortigia Piazza S.Lucia, c’è comunque la voglia di fare bene.
E per la questione del Molo S. Antonio?
Ho sollecitato già diverse volte il dirigente del settore, Gaetano Petracca che si occupa della gestione dei parcheggi, per inquadrare la situazione e provare per esempio a risolvere il problema del bar che è rimasto chiuso. L’idea è quella, di concerto con l’assessore Randazzo di affidarne la gestione tramite bando pubblico per poter assicurare un degno servizio ristoro ai turisti in arrivo. Il nostro interesse è quello di riportare decoro ad un’area che è il biglietto da visita della città, ma in questo momento le difficoltà non mancano, tra queste la gestione temporanea del servizio di raccolta dei rifiuti che, così com’è adesso, non prevede, per esempio, lo spazzamento e lo svuotamento dei cestini la domenica e nemmeno consente di aumentare lo svuotamento, cosa che con l’incremento dei flussi turistici comporta delle criticità. Con il nuovo bando settennale tutte queste specifiche sono state previste, così come l’aumento dei cestini, degli orari di svuotamento e l’installazione di nuove isole ecologiche. A proposito dei cestini registriamo, purtroppo, che in questo periodo in Ortigia ne spariscono molti, in particolare alla Giudecca e anche in altre zone, stiamo cercando di capire cosa succede e ho scritto proprio ieri una nota al dirigente del settore, Gaetano Brex affinché vengano ripristinati quelli asportati e aumentare dove possibile il numero, sempre tenendo conto che per adesso non si può incrementare lo svuotamento”.
Questo chiaramente, al di la della responsabilità dell’Amministrazione tira in ballo anche quella dei cittadini?
Noi cerchiamo sempre di responsabilizzare i cittadini verso la cura del bene comune, in realtà poi nei cestini spesso troviamo i sacchetti della spazzatura comune…
Quindi occorrono maggiori controlli?
Ovviamente, certo non vogliamo uno stato di polizia ma una responsabilizzazione dei cittadini che avverrà col tempo. Purtroppo sono fenomeni lenti da attuare. Noi, da parte nostra, miglioreremo il servizio attraverso il nuovo bando.
Spesso la percezione dei cittadini è che questa Amministrazione non si occupi delle periferie, ma solo di Ortigia…
Non è affatto così, lo ha ribadito più volte anche il Sindaco. Il problema è che spesso non si comprende l’importanza e le problematiche connesse alla gestione di un centro storico dove i flussi turistici sono certamente maggiori rispetto alle periferie e dove inevitabilmente sono puntati i riflettori. In realtà, vi assicuro che questa attenzione c’è ed è addirittura maggiore in altre zone come Cassibile, la Pizzuta, Belvedere, dove si fanno interventi spesso, al contrario di Ortigia.
Che messaggio vorrebbe lanciare ai nostri lettori?
Il nostro intento è cercare di stabilire i presupposti per la responsabilizzazione dei cittadini perché abbiano cura della città come farebbero con la propria casa, per questo è fondamentale avere amore per la città. Vogliamo tutti raggiungere lo stesso obiettivo: migliorare Siracusa, e per questo cerchiamo di essere vicini alla cittadinanza cercando anche di mantenere un contatto diretto per ogni segnalazione. Ci teniamo a farlo, contrariamente a quanto accadeva in passato con i vecchi amministratori.
Nadia Germano Bramante