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Data alla fiamme l’auto del giornalista siracusano Gaetano Scariolo

Secondo quanto ricostruito dai vigili del fuoco, il rogo sarebbe stato appiccato versando del liquido infiammabile sul cofano dell’auto. Sul posto anche la Polizia di Stato, che ha avviato le indagini. Tantissimi gli attestati di stima e vicinanza

(10 maggio 2019)

Un nuovo atto intimidatorio colpisce Siracusa, a farne le spese il giornalista siracusano Gaetano Scariolo, collega del Giornale di Sicilia e corrispondente dell’Agenzia Agi per la provincia di Siracusa, a cui ignoti hanno incendiato in nottata l’auto. Le fiamme, che hanno danneggiato seriamente parte della vettura, sono divampate intorno all’una di questa notte, nei pressi dell’abitazione del cronista siracusano dove si trovava posteggiata la Ford Fiesta di colore bianco. Secondo quanto ricostruito dai vigili del fuoco, accorsi sul posto per domare le fiamme, il rogo sarebbe stato appiccato versando del liquido infiammabile sul cofano dell’auto, poi incendiato. Sul posto anche la Polizia di Stato che indaga sul caso e sembrerebbe avere pochi dubbi sulla natura intimidatoria dell’episodio, collegandolo direttamente all’attività giornalistica svolta da Gaetano Scariolo, incentrata sulla cronaca nera e la giudiziaria in provincia di Siracusa, seguendo i processi per mafia. Attorno al cronista siracusano si sono stretti colleghi e conoscenti, ed in mattinata non sono mancati gli attestati di vicinanza e solidarietà anche da parte di sindacati ed istituzioni, primo fra tutti quello di Assostampa Siracusa, a firma del segretario provinciale Prospero Dente. Nessuna intimidazione potrà mai fermare il lavoro giornalistico. Piena e totale solidarietà al collega Gaetano Scariolo, cronista del Giornale di Sicilia, al quale, la scorsa notte, è stata incendiata l’autovettura. Questo episodio, – dice Dente – che siamo certi sarà in breve tempo ricostruito per giungere ai responsabili, dimostra che il giornalismo fatto di ricerca, approfondimento, rispetto delle fonti e, quindi, di professionalità, continua ad essere un fastidioso avversario per la criminalità e il malaffare in genere. Gli attestati di stima e la solidarietà già espressa in questi momenti dimostrano, – conclude il segretario di Assostampa – che i giornalisti sono ancora visti come baluardo di legalità e democrazia. Se ne facciano tutti una ragione. L’Assostampa di Siracusa, e i giornalisti siracusani tutti, stanno con Gaetano Scariolo”.

“Piena e incondizionata solidarietà al giornalista Gaetano Scariolo, vittima stanotte di intimidazione, perché siamo sempre stati al fianco della verità anche attraverso il giornalismo d’inchiesta e alla libertà di stampa”. Anche le organizzazioni sindacali si schierano al fianco del cronista del Giornale di Sicilia e dell’agenzia di stampa Agi e lo fanno attraverso una nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil con i rispettivi segretari Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò: “Siamo naturalmente fiduciosi nel lavoro della magistratura, affinché si risalga ai responsabili dell’attentato ma nel frattempo non possiamo che sostenere moralmente e quotidianamente il lavoro di cronisti che, con scrupolosità e verifica delle notizie, rappresentano tante problematiche e questioni legate al nostro territorio”.

Gaetano Scariolo

“L’Associazione Giornalisti Radiotelevisivi e telematici esprime solidarietà al collega professionista Gaetano Scariolo per il vile attentato che ha subito questa notte. Bruciare l’auto di un giornalista – scrive il presidente Agirt Giuseppe Cascio – per fermarne il coraggioso lavoro di inchiesta è per la criminalità un autogol. Conosciamo Gaetano, la sua capacità professionale, il carattere e la passione che mette nel proprio mestiere. Siamo certi,quindi, che il suo impegno sarà anzi potenziato da questo tentativo di intimidazione. Esortiamo gli enti preposti alla garanzia dell’ordine pubblico a stargli vicino, come pure farà l’intera categoria dei giornalisti, perché il lavoro svolto dai professionisti in prima linea non venga fermato. Cronisti che raccontano con amore e coraggio le dinamiche del divenire quotidiano, rischiando in prima persona nelle inchieste finalizzate al ripristino della legalità nel segno del bene comune, sono una risorsa insostituibile per le comunità locali. Un capitale sociale che abbiamo tutti il dovere di difendere”.

“Confindustria Siracusa esprime solidarietà e vicinanza al giornalista Gaetano Scariolo per il grave attentato subìto. Non abbassiamo la guardia – ha commentato Diego Bivonaalla lotta alla criminalità e al malaffare. Ci uniamo al coro di tutti i cittadini onesti nel condannare il vile gesto, certi che la libertà di stampa è uno dei principi fondanti della legalità e della democrazia ”.

“Un gesto vigliacco che colpisce, evidentemente, un giornalista scomodo perché svolge con serietà e competenza il suo lavoro”. Questo il commento del sindaco, Francesco Italia, appena appresa la notizia dell’intimidazione al giornalista Gaetano Scariolo a cui la notte scorsa è stata incendiata l’auto.“A Scariolo – prosegue il sindaco Italia – esprimo la solidarietà personale, dell’Amministrazione e della città. La libertà di stampa è un principio fondante della nostra convivenza democratica, che va sempre difeso. Gaetano Scariolo lavora da tantissimi anni per testate importanti e testimonianza di un serietà professionale da tutti riconosciuta. E quanto più le notizie pubblicate sono scrupolose e verificate tanto più danno fastidio alla criminalità e al malaffare”.

Il Commissario straordinario del Libero Consorzio, dott.ssa Carmela Floreno, esprime vicinanza e solidarietà al giornalista Gaetano Scariolo, cronista del Giornale di Sicilia. La scorsa notte ignoti malfattori hanno dato a fuoco l’autovettura del giornalista. “La stampa da sempre – ha detto il Commissario Floreno – rappresenta uno dei baluardi contro la diffusione dell’illegalità purtroppo presente anche in questa Regione”.

Anche noi della redazione di Ialmo.it insieme al nostro editore, Giuseppe Angelica manifestiamo la nostra vicinanza e la piena solidarietà al collega Gaetano Scariolo, auspicando che le indagini conducano presto ad assicurare alla giustizia i colpevoli del vile atto intimidatorio subito.

Nadia Germano Bramante

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