Coronavirus, gli esami di maturità si svolgeranno regolarmente a scuola con un solo maxi-colloquio
A settembre l’attività didattica riprenderà con la normale frequenza in classe, ma nel rispetto di misure di sicurezza. Necessari doppi turni per consentire la distanza nelle aule
(27 aprile 2020)
A settembre si tornerà a scuola, ma secondo un piano graduale che dovrà essere attentamente studiato e preparato – entro il 31 luglio – in modo che sia compatibile con tutte le misure di sicurezza necessarie: classi molto più piccole per distanziare gli alunni l’uno dall’altro, quindi doppi o tripli turni e tante altre modalità prudenziali che saranno studiate.
Intanto è stato deciso che gli esami di maturità 2020 non saranno in modalità smart, ma, si svolgeranno fisicamente a scuola, sia pure attraverso un solo maxi-colloquio.
Per quanto riguarda le modalità della ripresa a settembre, al vaglio del comitato di 18 esperti, l’ipotesi è che i primi a trovare posto in classe saranno i bambini degli asili dai 3 anni in su, fino ai 14enni delle medie, il gruppo di fatto più penalizzato rispetto ai più grandi, perché meno autonomi negli spostamenti da casa a scuola e nella gestione della didattica a distanza. Per gli studenti delle superiori non ci sono ancora dettagli, tranne che, appunto, per i maturandi che, secondo l’ultimo intervento della ministra Lucia Azzolina via social di ieri sera, potranno svolgere gli esami di Stato fisicamente nella propria scuola.