Coronavirus, casi sospetti anche in Sicilia: tavolo di crisi e direttive ai Comuni
Dopo il tavolo di crisi tenuto ieri a Catania dall’assessore Razza, domani, sempre a Catania, al Palaregione Musumeci presiederà un nuovo vertice per concordare misure preventive omogenee da adottare in tutti i Comuni dell’isola
(23 febbraio 2020)
Anche la Sicilia è in piena emergenza ‘Coronavirus’. Dopo il tavolo di crisi tenuto ieri a Catania dall’assessore Razza, domani, sempre a Catania, al Palaregione Musumeci presiederà un nuovo vertice per concordare misure preventive omogenee da adottare in tutti i Comuni dell’isola. Saranno presenti, assieme all’assessore alla Salute Ruggero Razza, anche il dirigente generale del dipartimento delle Attività sanitarie Letizia Di Liberti, il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti e il presidente dell’Associazione dei Comuni siciliani Leoluca Orlando.
Cresce la paura dopo i primi casi sospetti anche in Sicilia, a Trapani, Agrigento e Palermo. All’ospedale Cervello si è assistito al fuggifuggi generale di pazienti in attesa e familiari dal Pronto Soccorso all’arrivo di una ambulanza dotata di tutte le protezione che trasportava un paziente le cui condizioni erano da verificare.
Ad Agrigento sospesa la festa del Mandorlo in fiore, sempre nella città del Templi rinviata la mezza maratona della Concordia. Molte scuole in varie province dell’isola hanno sospeso tutte le gite scolastiche sia in Italia che all’estero. Provvedimenti analoghi sono stati assunti dai sindaci siciliani in vari altri comuni. Ora si attendono linee guida unitarie in tutta la Regione.