Coronavirus, allo Spallanzani oggi al via la sperimentazione del vaccino italiano: ecco le varie fasi
Oggi il primo volontario sano riceve il vaccino, nei prossimi giorni tocca alle altre fino a raggiungere i 90 previsti dalla prima fase. In autunno le fasi 2 e 3 con la somministrazione ai malati
(24 agosto 2020)
Inizia oggi in Italia la sperimentazione sull’uomo di un candidato vaccino anti Covid. Il primo volontario sano riceverà all’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma il vaccino progettato dall’azienda Biotech Reithera di Castel Romano e finanziato con otto milioni di euro da Regione Lazio e ministero della Ricerca con il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
“Se riusciamo ad essere veloci, oltre che bravi, entro fine anno concluderemo ‘il percorso’ della sperimentazione e per la prossima primavera potremo avere il vaccino commercializzato”, ha detto il Direttore Sanitario dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia.
Il candidato vaccino chiamato Grad-CoV2, viene somministrato a una sola persona, che in seguito alla vaccinazione sarà tenuta in osservazione per qualche ora. A distanza di quattro giorni si prevede di somministrare il vaccino ad altre due persone, poi ad altre quattro e così via a un numero crescente di volontari, fino ai 90 previsti in questa fase 1. Si prevede di cominciare da chi ha meno di 55 anni e di arrivare solo in un secondo momento a chi ne ha oltre 65. Secondo il protocollo stabilito dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) i 90 volontari sono infatti organizzati in due coorti: una di 45 individui sani di età compresa tra 18 e 55 anni e una di 45 individui sani di età compresa tra 65 e 85 anni. Ogni gruppo di età è diviso in tre sottogruppi di 15, ciascuno dei quali riceverà tre dosi crescenti.
In autunno si procede con Fase 2 e 3, probabilmente all’estero, sui malati, soprattutto in luoghi come il Brasile, il Messico ed in altri Paesi dove il contagio è molto più forte.