Coronavirus, a Scicli, in contrada Arizza, i due coniugi in auto-quarantena giunti da Codogno
Pare che i due consorti abbiano potuto lasciare tranquillamente Codogno, punto centrale della zona rossa soggetta e restrizioni totali sia in uscita che in entrata, prima che tali misure scattassero e che avessero consapevolezza della situazione di rischio
(4 marzo 2020)
Due coniugi sono da diversi giorni in ‘auto quarantena’ nella propria abitazione sul litorale sciclitano, nei pressi della località Arizza, ma finora non c’è esito positivo della prova-tampone sul contagio da coronavirus. La misura è scattata perché i due sono giunti a Scicli direttamente da Codogno, proprio il cuore e la fonte trasmissiva del contagio in Italia, per partecipare ad un funerale di una congiunta nel centro ibleo dove la coppia ha le proprie origini.
Pare che i due consorti abbiano potuto lasciare tranquillamente Codogno, punto centrale della zona rossa soggetta e restrizioni totali sia in uscita che in entrata, prima che tali misure scattassero e che avessero consapevolezza della situazione di rischio. La loro congiunta era deceduta in una casa di riposo e la coppia è venuta appositamente da Codogno, dove risiede, per partecipare ai funerali che si sono svolti in una chiesa di Scicli.
Appena i due si sono resi conto del rischio, hanno comunicato la loro provenienza e si sono posti in auto-quarantena. Fino ad ora però non c’è stata alcuna conferma per loro di essere stati contagiati. Se la situazione dovesse mutare nel senso di riscontri positivi, si porrebbe il problema delle ulteriori conseguenze, ovvero se e quante altre persone abbiano a loro volta potuto contagiare, anche alla luce della loro partecipazione ad un funerale nel quale era presente oltre un centinaio di persone e in cui è presumibile che siano state molte le strette di mano con amici, parenti e conoscenti che la coppia ha ritrovato, per non dire dell’espressione del cordoglio, con abbracci e contatti più ravvicinati, alle persone più vicine a quella deceduta.
Ma fino a questo momento i due coniugi, pur in isolamento, non risultano affetti dal temuto virus e sono sotto continua osservazione.
Il caso ufficialmente rilevato di coronavirus nel Ragusano non riguarda quindi la coppia giunta da Codogno giunta a Scicli ed è localizzato in un altro comune ibleo.