BAPR ed Ente Nazionale per il Microcredito insieme per creare i nuovi imprenditori di Ragusa
Già a partire da oggi potranno chiedere e ottenere finanziamenti di microcredito sia i lavoratori autonomi che le imprese e le Società. L'importo massimo finanziabile è di 25.000 euro, ma si può arrivare anche a 35.000
(26 aprile 2019)
“Una banca del territorio quale la nostra non può non offrire questo servizio alla sua gente e a tutti coloro che, giovani e meno giovani, abbiano perso il lavoro o sognino di mettersi in proprio”. Con queste parole il Presidente della Banca Agricola Popolare di Ragusa, Arturo Schininà, ha aperto la conferenza stampa nel corso della quale, questa mattina, è stato siglato l’accordo tra la Banca e l’Ente Nazionale per il Microcredito, allo scopo di disciplinare i rapporti relativi all’attuazione di progetti di microcredito e i servizi di accompagnamento e tutoraggio per le imprese. Già a partire da oggi potranno chiedere e ottenere finanziamenti di microcredito sia i lavoratori autonomi che le imprese individuali titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti, e anche le Società di persone, società tra professionisti, s.r.l. semplificate e società cooperative, titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo 10 dipendenti. L’importo massimo finanziabile è di 25.000 euro, che possono diventare 35.000 se risulta che le ultime 6 rate siano state pagate in maniera puntuale e se lo sviluppo del progetto finanziato è in linea con il raggiungimento dei risultati intermedi stabiliti dal contratto di finanziamento e verificati dalla Banca.
La convenzione va a completare l’offerta dei finanziamenti che la Banca Agricola Popolare di Ragusa riserva ai progetti di microcredito e microfinanza, quali il Microcredito sulla Fiducia del Libero Consorzio Comunale di Ragusa o quello erogato in convenzione con l’Ente Microcredito e Sviluppo di Caltagirone, e le più recenti, tutt’ora in catalogo, quali il Microcredito per l’Avvio d’impresa, erogato con la garanzia delle Diocesi di Ragusa e Noto, la Camera di Commercio e il Libero Consorzio Comunale di Ragusa e i finanziamenti di micro finanza erogati in convenzione con i consorzi di garanzia fidi. “Il turismo e l’agroalimentare – ha aggiungo il Presidente Schininà – sono gli elementi fondanti della nostra economia e non possiamo non avere fiducia in essi. L’agricoltura, sempre condotta ad altissimi livelli, ha letteralmente cambiato il volto di Ragusa. Abbiamo un territorio bellissimo che racconta una storia importante, siamo i discendenti di coloro che dopo il terremoto del 1693 hanno ricostruito tutto in maniera ancora più sontuosa e barocca, e quella forza è la stessa con la quale ci si deve scommettere ora per uscire dal tunnel della crisi, senza aspettare l’assistenzialismo ma dandosi da fare, facendosi seguire e guidare da noi. Il microcredito imprenditoriale – ha concluso – ha lo scopo di rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria. Non si tratta semplicemente di un prestito di piccolo importo, ma di un’offerta integrata di servizi finanziari e non, contraddistinta dall’attenzione alla persona e dal sostegno ai beneficiari nella fase di pre-erogazione e in quella post-erogazione, nonché dall’attenzione prestata alla validità e alla sostenibilità del progetto”.
L’Ente Nazionale per il Microcredito è un ente pubblico non economico che esercita importanti funzioni in materia di microcredito e microfinanza, a livello nazionale ed internazionale, promuovendo gli strumenti microfinanziari promossi dall’Unione Europea e delle attività microfinanziarie realizzate a valere sui fondi comunitari, sostenendo anche i programmi di microcredito e microfinanza destinati allo sviluppo economico e sociale del Paese. “Questo accordo con BAPR è molto importante sia per la provincia di Ragusa che per la Sicilia in generale – ha detto il Presidente di ENM, Mario Baccini – perché ci permette di offrire anche qui, finalmente, un prodotto straordinario come quello del microcredito, dopo aver visto che in altre realtà funziona benissimo. L’accordo con la banca ci dà modo di intervenire finanziariamente per tutte quelle imprese che fino a ieri, in assenza di garanzie, non potevano accedere al credito, e ora, grazie alla garanzia dello Stato che copre l’80% del rischio e il servizio di accompagnamento del tutor, potremo dare risposte a chi non poteva averne. E’ un’azione di lotta alla povertà e all’esclusione finanziaria – ha proseguito Baccini – per portare o riportare alla luce tante imprese, a patto che il progetto sia sostenibile. E poiché chi si rivolge a noi è quasi sempre un soggetto non bancabile, si risolve anche un problema sociale. Resta il nodo delle lungaggini burocratiche, ma meglio avere una risposta affermativa in tempi più o meno lunghi che una negativa. Ad ogni modo, stiamo tentato di sburocratizzare il sistema ma non è semplice perché ci sono tanti attori coinvolti”.
La figura del tutor aiuterà nella gestione dei servizi ausiliari, in modo che un piccolo prestito possa diventare microcredito. “La differenza è che il primo lo fa tranquillamente la banca – ha spiegato Baccini – per il secondo serve il tutor, che interviene quando c’è un soggetto non bancabile, lo aiuta a preparare il business plan affinché il progetto sia sostenibile, lo accompagna in banca e lo segue nel caso in cui dovesse avere problemi a pagare, e comunque per tutto il periodo di ammortamento del prestito (che va dai cinque ai sette anni), o se c’è un default”.
Fin ad oggi si è riusciti a creare tanti nuovi imprenditori e a tenere la percentuale del default sotto il 4% e questo risultato più che positivo, unito all’unità di intenti e al feeling immediato tra BAPR e ENM, è alla base dell’accordo siglato stamattina nella sede di Viale Europa, a Ragusa. “Siamo onorati di ricevere a Ragusa i vertici dell’Ente Nazionale per il Microcredito – ha dichiarato il direttore BAPR, Saverio Continella – e rende merito ad una Banca da sempre attenta alle esigenze della rete di micro imprese che sostengono ed alimentano la ricchezza del territorio. Sia per i settori tradizionali sia per i settori innovativi quali il turismo, il microcredito consente di finanziare sia i costi connessi agli investimenti che quelli relativi all’attività aziendale. Da oggi, affianchiamo questo nuovo strumento ai tanti che da tempo già abbiamo per andare incontro a chi ha idee, affidabilità e un progetto credibile. Insieme all’inclusione immediata – ha proseguito – il risultato sarà anche un ‘effetto alone’, perché le ricadute positive sul territorio saranno molteplici. Vogliamo che i nostri giovani restino o tornino, e lo diciamo prima da uomini e poi da bancari, ma per far questo bisogna creare opportunità, lavorando tutti insieme: pubblico, banche e privato. Se si riparte dal lavoro e dalle idee credibili – ha concluso Continella – noi non possiamo che monitorare e supportare ogni cosa”.
Valentina Frasca