Aveva dimenticato il figlio di 2 anni in auto a Catania, dopo l’aveva trovato morto: prosciolto il padre
Il piccolo è rimasto per cinque ore in auto. All’arrivo del padre per lui non c’è stato più niente da fare
(30 settembre 2020)
Dopo un anno dalla tragedia, ora il processo per omicidio colposo a carico di un giovane ricercatore dell’università etnea è stato archiviato. A deciderlo il giudice per le indagini preliminari di Catania, Pietro Currò, che ha accolto la richiesta del Pm Andrea Norzi. L’uomo, il 19 settembre del 2019, ha dimenticato suo figlio di 2 anni per cinque ore in macchina nel parcheggio del policlinico. Al suo ritorno per il piccolo non c’è stato nulla da fare.
Nel decreto il gip ha scritto che, dopo aver analizzato le indagini, non sono emersi elementi idonei a sostenere l’accusa. Questo perché il ricercatore, al momento dell’accaduto, non era capace di intendere e di volere a causa di black-out mnesico o amnesia dissociativa transitoria avvenuta in una situazione di quotidianità da parte di una persona che è stata descritta da tutti come un padre attento e responsabile.
Ad accorgersi della scomparsa del figlioletto è stata la madre che, arrivata all’asilo per riportarlo a casa, non l’ha trovato. Il padre a quel punto si è precipitato in auto, ma i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del piccolo.