Assolto l’ex assessore Francesco Cannizzo: lo aveva querelato, per diffamazione, Giovanni Moscato
Tutto era nato da un comunicato stampa che l'allora segretario del PD aveva diramato per "mettere in guardia i cittadini dalla fuorviante proposta politica", a pochi mesi dalle amministrative del 2016
(21 maggio 2019)
Dicembre 2015: mancavano pochi mesi alle amministrative che, a Vittoria, al ballottaggio, avrebbero sancito la vittoria di Giovanni Moscato (da dieci anni consigliere comunale) con la lista Se la ami la cambi. L’allora assessore e segretario del PD, Francesco Cannizzo, mentre si scaldavano i motori della campagna elettorale, diramava un comunicato stampa nel quale tracciava la cronostoria politica di Moscato, per dimostrare come non fosse affatto “il nuovo che avanza”. Secondo Moscato, però, Cannizzo si spinse un po’ oltre, e tre mesi dopo ecco che arrivò la querela per diffamazione. Ne nacque un procedimento penale che vide Cannizzo rinviato a giudizio due anni fa e il 2 maggio scorso, al termine della fase dibattimentale, è arrivata, al tribunale di Ragusa, l’assoluzione con formula piena (art. 530 c.p.p.). “Dopo circa 4 anni – commenta Cannizzo – si chiude positivamente questo procedimento a mio carico. Sono stato sempre fiducioso nell’operato della magistratura e attendo, fra 30 giorni, le motivazioni della mia sentenza di assoluzione”.
Per Cannizzo “probabilmente, il giudice ha ritenuto di dover riportare tutto all’interno di un semplice dibattito politico inserito in un contesto pre elettorale. Sicuramente, se avessi dato del fascista ad una persona qualunque sarei stato condannato, – continua Cannizzo a Ialmo – ma in quel comunicato nel quale ricordavo che ‘egli appartiene a politiche fasciste e di destra nazionale’ e ‘che il suo partito abbraccia le politiche razziste di Salvini, con il suo massimo esponente Giorgia Meloni’ mi sono limitato a dire la verità e ad esprimere giudizi sulla matrice politica di Moscato, che nell’ultimo periodo da consigliere era un esponente di Fratelli d’Italia”.
Cannizzo aveva rimarcato anche come Moscato fosse da sempre in politica, “condividendo, a seconda delle convenienze e dei vari momenti, le scelte dell’immobiliarista Gianfranco Fini e del lussurioso Berlusconi” e definendolo “altamente convinto del pensiero della destra estremista della Le Pen”. Quella di candidarsi con la lista “Se la ami la cambi” era stata, quindi, per l’ex assessore della giunta Nicosia, “un’operazione di marketing elettorale riuscitissima, in quanto l’ex consigliere di Fratelli d’Italia Giovanni Moscato riuscì a catalizzare il consenso cittadino, ma al contempo durante la sua sindacatura dimostrò tutta la sua inconsistenza politica e amministrativa. Considero questa vicenda assolutamente grottesca, in quanto con l’approssimarsi delle Elezioni Amministrative ho cercato di mettere in guardia i cittadini, della fuorviante proposta politica che ha caratterizzato tutta la campagna elettorale del candidato a Sindaco Giovanni Moscato e il suo volersi camuffare dietro un lista civica”.
Valentina Frasca