Arrivederci Scenica! Burrafato: “La gente andava via contenta, non potevamo chiedere di più”
Il direttore artistico rivela come la bomba della chiusura del teatro Vittoria Colonna gli sia esplosa tra le mani quando già molte prestigiose compagnie erano state bloccate. Ma con molta fantasia, e un pizzico di sana incoscienza, si è dato vita al programma più incredibile di sempre
(20 maggio 2019)
Poteva essere un’edizione in tono minore, dopo i fasti del decennale e con le porte del teatro Vittoria Colonna sbarrate, invece Scenica 2019 va in archivio come una delle più straordinarie rassegne che la città ipparina abbia mai visto ed ospitato. Merito dell’associazione culturale Santa Briganti, che è riuscita a farla crescere di anno in anno fino a farle ottenere il sostegno del MIBAC (il Ministero per i Beni e le Attività Culturali), e del direttore artistico Andrea Burrafato, che oggi si dice “incredibilmente frastornato, ma soddisfatto e felice in un modo che le parole non possono spiegare né tradurre. E’ stata un’edizione al di sopra di ogni più rosea aspettativa – dichiara Burrafato a Ialmo – con un programma potente, un appeal pazzesco sul pubblico e allestimenti spettacolari. Abbiamo azzardato e siamo stati un pizzico incoscienti con questa programmazione così massiccia, ma le biglietterie sono, letteralmente, andate in tilt. Siamo sorpresi noi per primi, e davvero non potevamo chiedere di più, anche perché vedevamo la gente andare via contenta”.
Nemmeno il freddo e il maltempo hanno rallentato la macchina di Scenica. Non c’è stato un solo spettacolo annullato o rimandato, e l’unico rammarico è, semmai, quello di aver dovuto lasciare fuori alcuni spettatori, perché, nonostante le 40 repliche, ovunque si è registrato il sold out. Migliaia gli spettatori giunti da tutte e nove le province siciliane, frutto di un lavoro intenso iniziato nell’ottobre del 2018, prima che il teatro chiudesse. Poi il delirio. “La compagnia Les Rois Vagabonds, ad esempio, – continua Burrafato – aveva garantito la propria partecipazione già a novembre, e il suo spettacolo era pensato per il teatro. La chiusura del Vittoria Colonna, pertanto, è stata un ostacolo non da poco e ci siamo dovuti inventare dal nulla altri spazi. Abbiamo trasformato il Chiostro delle Grazie in un teatro, con una spesa non indifferente, un numero di posti limitato (200 a fronte dei 300 che ci garantiva il teatro) e il rischio pioggia sempre dietro l’angolo. Ma il Chiostro era stato inizialmente riservato ad altri spettacoli, quindi ci siamo trovati molto in difficoltà”.
Difficoltà brillantemente superate, con piazze, giardini, chiostri e cortili trasformati per l’occasione in palchi d’eccezione. Vittoria ha cambiato pelle, tramutandosi nello scenario perfetto per il festival dell’arte circense contemporanea, tra spettacoli, mix di musica, abilità acrobatiche, storie avvincenti e bellezza diffusa. Circo El Grito / Wu Ming 2, il Project Kimera, Imperial Kikiristan sono solo alcuni dei nomi che hanno animato la città, insieme ai Fratelli la Strada, Valentina Cortese, Les Reines Prochaines, Angelo Sicurella, Pernilla Kannapinn. Incredibile il calore con il quale è stata accolta La Rappresentante Di Lista sabato sera scorso in concerto, i Teatri Mobili e il loro teatro di figura (compagnia Dromosofista e Girovago e Rondella insieme), il Teatro degli Spiriti che dopo il pienone al Castello Henriquez ha incantato i bambini del reparto di Pediatria dell’Ospedale Guzzardi.
E poi ancora Carlo De Ruggieri e il suo emozionante “Ogni bellissima cosa”, Orazio Condorelli e il suo “Kryptonite” con Peppe Macauda. Stracolma di pubblico, ieri, la Villa Comunale, per le prodezze acrobatiche de The Black Blues Brothers e la performance partecipativa di Joan Català Carrasco: “Pelat”. Il tutto, lo ricordiamo, con il patrocinio del comune di Vittoria. “Adesso che è finita – conclude il direttore artistico – non possiamo che ringraziare non solo i tantissimi ospiti che hanno regalato emozioni e iniezioni di allegria e vitalità, ma anche e soprattutto la gente, che sembrava davvero insaziabile. C’è tanta voglia di bellezza, e in questi giorni è venuta fuori la parte sana della città. E’ stato tutto perfetto, un’edizione così bella sarà difficile da eguagliare in futuro”.
Valentina Frasca