Arriva il sì al dimensionamento scolastico, ma solo per 12 istituti. Modica, al momento, è esentata
"Grazie a questo decreto non si sblocca solo la situazione di Modica, ma ad ogni istituto siciliano che versa nelle stesse condizioni si applicherà la medesima regola: tutto rimandato di un anno" - commenta il segretario provinciale di CISL Scuola Ragusa – Siracusa, Giovanni Migliore
(4 febbraio 2020)
Per il prossimo anno scolastico saranno soltanto 12 le scuole siciliane soggette a rimodulazione. Il Piano di dimensionamento scolastico, proposto dall’assessorato all’Istruzione al competente ministero, è il risultato del lavoro condotto dalle Conferenze provinciali e dalla Conferenza regionale che hanno svolto i lavori preparatori per provvedere alla razionalizzazione della rete scolastica siciliana, resasi necessaria per effetto del calo demografico e conseguentemente della riduzione delle iscrizioni utili al mantenimento dell’autonomia dei singoli istituti scolastici.
L’assessore regionale Roberto Lagalla, nella definizione del Piano di dimensionamento, ha quindi tenuto conto delle risultanze dei suddetti lavori relative ai 46 istituti scolastici oggetto di dimensionamento. “Nonostante la situazione di forte criticità causata della mancanza, ancora oggi del direttore regionale dell’Usr e quindi dei dirigenti responsabili di ambito provinciale – spiega Lagalla – abbiamo valutato attentamente la situazione e abbiamo ritenuto di dover mantenere per il prossimo anno il quadro sostanzialmente inalterato. Abbiamo quindi sottoposto a dimensionamento solo 12 istituti su 46, al fine di rispondere positivamente ad evidenti urgenze utili a garantire la funzionalità stessa del sistema scolastico nei territori di riferimento. Rimaniamo comunque in attesa di un parere positivo da parte del ministero dell’Istruzione e confidiamo inoltre che, in tempi rapidi, l’Usr possa godere di una nuova e fruttuosa direzione”.
A Ribera, in provincia di Agrigento, per quanto riguarda la scuola media sarà soppresso l’Istituto comprensivo Navarro che verrà aggregato al Don Bosco, mentre la scuola dell’infanzia e quella primaria saranno annesse all’Istituto comprensivo Crispi. A Sciacca, sarà soppressa la direzione didattica II Circolo S. Agostino e la scuola media Inveges e verrà creato l’Istituto comprensivo Inveges. A Niscemi, in provincia di Caltanissetta, sarà oggetto del nuovo piano di dimensionamento la Scuola media Verga e il III Circolo didattico che si fonderanno nella costituzione di un nuovo Istituto comprensivo. A Bronte, nel Catanese, ci sarà la fusione del Circolo didattico Spedaleri e della scuola media Castiglione-Cimbali, mentre il Circolo didattico Fava di Mascalucia si trasforma in un istituto comprensivo. A Nicosia, in provincia di Enna, nasce un istituto comprensivo dalla fusione della scuola media Aligheri e della direzione didattica 1° Circolo Carmine; il circolo didattico Vaccalluzzo di Leonforte sarà soppresso e aggregato al Pantano di Assoro. Anche a Troina nasce un nuovo istituto omnicomprensivo, tra il Majorana e la direzione didattica Borgo; altra nuova istituzione è prevista a Villarosa, grazie alla fusione degli istituti comprensivi De Simone e De Amicis di Enna. Nella provincia di Siracusa, all’istituto Nervi di Lentini sarà aggregato l’Istituto Alaimo, mentre a Priolo Gargallo si prevede la nuova istituzione di una sede distaccata Itet dell’istituto Ruiz di Augusta.
E per quanto riguarda la provincia di Ragusa, in particolare la situazione di Modica, cosa succederà? “Grazie a questo decreto non si sblocca solo la situazione di Modica, ma ad ogni istituto siciliano che versa nelle stesse condizioni si applicherà la medesima regola: tutto rimandato di un anno, in attesa di capire quale possa essere la risposta migliore da dare ad alunni, insegnanti e lavoratori”. A dirlo è il segretario provinciale di CISL Scuola Ragusa – Siracusa, Giovanni Migliore, che, da Palermo, commenta l’importante vittoria ottenuta al termine della lunga battaglia sindacale condotta insieme a FLC CGIL e UIL Scuola.
“Nei giorni scorsi – continua – questa posizione era stata illustrata e condivisa nel corso di un’assemblea indetta da CISL SCUOLA RAGUSA – SIRACUSA a Piano Gesù, nel corso della quale era stato ribadito come la soluzione migliore per il personale dei cinque istituti scolastici modicani non fosse quella prospettata dall’amministrazione comunale e dal sindaco Ignazio Abbate ma, per l’appunto, il mantenimento dello status quo. Adesso anche la Regione dice si a questa ipotesi, supportata, nei mesi scorsi, con una raccolta di ben 900 firme dei genitori degli alunni dell’istituto Santa Marta – Ciaceri e inviata all’assessore regionale all’istruzione Roberto Lagalla, e la mette nero su bianco”.
“Alla fine, tutte le organizzazioni sindacali si sono unite a noi per fare quadrato sul fatto che la soluzione migliore fosse il rinvio di ogni decisione in merito al dimensionamento scolastico e del mantenimento, per il prossimo anno scolastico, dell’attuale assetto delle II.SS. Siciliane. Dopo aver incassato questo importantissimo risultato a Palermo, il prossimo passo – annuncia Migliore – sarà la creazione di un gruppo di lavoro che riunisca i lavoratori, docenti e non, delle scuole di Modica e i genitori degli alunni che frequentano materna, elementare e media inferiore, al fine di avviare da subito una discussione proficua e costruttiva su come risolvere davvero e una volta per tutte questo annoso problema. Il nostro obiettivo – conclude il segretario – è di arrivare ad una proposta unitaria da sottoporre, poi, all’attenzione delle autorità preposte, sia a livello comunale che regionale, per arrivare, infine, ad una decisione giusta e condivisa. Riteniamo positiva la scelta dell’Assessore Lagalla che ringraziamo per la sensibilità e a lui chiediamo la giusta interlocuzione per determinare scelte di futuro della scuola modicana”.