Allarme allagamenti a Ragusa: stamattina una riunione per affrontare il problema
Ecco quanto ha appena riportato il sindaco in un post sulla sua pagina Facebook
(7 ottobre 2019)
Circa due settimane fa, a Ragusa, si è abbattuto un violentissimo temporale, accompagnato da vento e forte grandinata. I tombini sono saltati, le strade si sono intasate e la parte bassa di via Archimede trasformata, come sempre, in una grande piscina all’aperto. Il Comune si è attivato, poche ore dopo, per chiedere lo stato di calamità alla Regione Sicilia. Ma non si può aspettare che accada un altro temporale di quella portata per attivarsi. Bisogna farlo prima. Bisogna intervenire per rendere Ragusa più sicura. Bisogna farsi trovare preparati in vista dell’arrivo dell’inverno, e dell’intensificarsi di piogge, talvolta anche forti. “Stamattina riunione intersettoriale per affrontare la questione dei cronici allegamenti che coinvolgono il tratto basso di via Archimede in caso di fenomeni temporaleschi particolarmente intensi” – ecco quanto scrive il sindaco Peppe Cassì in una post sulla sua pagina Facebook. Prosegue: “Ci stiamo muovendo su tre linee. La prima è il dialogo con Rfi, con il servizio ferroviario che non può essere pregiudicato o messo a repentaglio, e la contemporanea necessità di far defluire le acque in maniera non violenta su un’area di loro pertinenza. La seconda è l’aggiornamento dei progetti esistenti che prevedono l’intercettazione del grande flusso d’acqua all’incrocio tra via Ducezio e via G. di Vittorio, per poi sversarle in zona Tabuna. Li presenteremo nei prossimi giorni direttamente alla Regione”.
“Infine – conclude il sindaco – la predisposizione immediata di un piano straordinario della Protezione Civile affinché viabilità e parcheggi vengano opportunamente gestiti in caso di allerte meteo: già dalle prossime ore alcune transenne saranno posizionate nei pressi dell’area, pronte a essere installate nel caso si verificasse la necessità di interdire la zona. Sul posto saranno attive due squadre della Protezione Civile per monitorare l’andamento delle acque e coordinare il traffico”.
Claudia Trapani