Agenzia delle entrate di Ragusa: continua la protesta, oggi il sit in dei lavoratori in piazza Ancione
I lavoratori della Agenzia delle Entrate, con lo stato di agitazione proclamato, denunciano ritmi di lavoro sempre più insostenibili, difficoltà ad usufruire delle ferie senza mettere in difficoltà gli uffici, situazioni di ansia generalizzata e casi sempre più frequenti di burn out
(29 ottobre 2019)
Circa due settimane fa, vi avevamo informato della carenza di personale all’Agenzia delle entrate di Ragusa e del conseguente stato di agitazione dei lavoratori. Durante l’assemblea sindacale, promossa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confsal Unsa e Flp, è stato esposto dai dirigenti sindacali l’andamento della politica del personale dell’ente a livello nazionale negli ultimi 10 anni, che ha fatto registrare una riduzione di circa 7.000 unità a fronte di un incremento costante dei carichi di lavoro. La riduzione di personale, pur avendo riguardato tutte le regioni italiane, è stata particolarmente grave in Sicilia, in particolar modo a Ragusa: nell’anno 2016 erano in servizio 171 dipendenti, mentre al 14 ottobre 2019 ne risultano in servizio 133 che entro il 1° marzo 2020 si ridurranno a 120. Questa drastica riduzione di personale fa si che la qualità delle attività dell’Agenzia delle Entrate stia costantemente diminuendo non essendo disponibile personale sufficiente per i servizi erogati direttamente all’utenza e per le attività di controllo. Emblematica la situazione dell’ufficio controlli di Modica che a breve potrà contare solo su 5 unità con il compito di controllare tutte le persone fisiche, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali della provincia di Ragusa o l’ufficio controlli di Ragusa che conta 12 funzionari per controllare tutte le altre partite Iva. I lavoratori si rammaricano, prima di tutto come cittadini, che la lotta all’evasione che tutti i governi promettono a parole rimanga solo sulla carta a causa della sempre più grave carenza di risorse materiali e soprattutto umane indispensabili per una vera lotta all’evasione. Gli stessi si rammaricano pure che i servizi diventino ogni giorno peggiori con tempi di attesa agli sportelli sempre più lunghi, tempi per avere risposte o rimborsi sempre più ritardati e controlli di minore qualità a cui seguono numerose istanze di autotutela che non sempre e comunque con difficoltà l’ente riesce ad evadere.
I lavoratori della Agenzia delle Entrate con lo stato di agitazione proclamato denunciano ritmi di lavoro sempre più insostenibili, difficoltà ad usufruire delle ferie senza mettere in difficoltà gli uffici, situazioni di ansia generalizzata e casi sempre più frequenti di burn out. Purtroppo, bisogna prendere atto che l’amministrazione finanziaria insegue obiettivi numerici e non qualitativi. I lavoratori richiedono che dagli obiettivi di quantità a qualsiasi costo si passi agli obiettivi di qualità per combattere solo la vera evasione e non per inseguire numeri di budget e dare inutilmente fastidio ai contribuenti onesti. Poiché l’Agenzia delle Entrate è un presidio di legalità sul territorio, le forze sindacali sostengono con forza che il suo ruolo debba essere difeso e rilanciato attraverso un piano straordinario di assunzioni e dotandola degli strumenti necessari ad assicurare una seria lotta all’evasione e all’elusione quale atto di giustizia e dovere primario verso i cittadini.
La protesta dei lavoratori, quindi, è continuata con il sit-in del personale di oggi: “Abbiamo proclamato l’assemblea sit-in a Ragusa – spiegano le organizzazioni sindacali di categoria Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confsal Unsa, Flp – che segue quella di Modica il 23 ottobre (100% di partecipazione) e quella di Vittoria il 28 ottobre (partecipante tutto il personale tranne uno), per denunciare in particolare la situazione disastrosa sia dell’ufficio territoriale di Ragusa, sia dell’ufficio controlli che dell’ufficio contenzioso. Il sit-in di protesta si è svolto questa mattina dalle 11 alle 11,30. Con questa iniziativa si vuole denunciare tutto quanto sopra esposto e mettere al corrente l’utenza delle gravissime condizioni dell’Agenzia delle Entrate. Finora si è rilevata la solidarietà e la comprensione dell’utenza che, sia a Modica che a Vittoria, ha partecipato ascoltando le argomentazioni esposte e sopportando pazientemente il disagio. Anche da parte dei professionisti – proseguono i sindacati – abbiamo ricevuto solidarietà e condivisione mostrando con ciò come questa protesta provenga da cittadini amareggiati prima ancora che da lavoratori del fisco”.
I sindacati intendono ripetere ancora più volte questa iniziativa che, partita da Ragusa, sta avendo echi nazionali e tanta approvazione, solidarietà e seguito anche con iniziative simili in varie regioni italiane.
Claudia Trapani