Zimmardo-Bellamagna, alberi secolari avvelenati e tagliati. E la speculazione avanza a fucilate
L’emergenza virus non sospende la pressione affaristica sull’area incontaminata (territorio di Modica ma alle porte di Pozzallo) prescelta per localizzarvi un impianto ad alto impatto ambientale
(17 aprile 2020)
Da due mesi l’emergenza coronavirus ha monopolizzato il dibattito pubblico, la circolazione delle notizie, le scelte stesse – individuali e collettive – di percezione dei fatti rilevanti e di attenzione verso i temi collegati. Ma se anche buona parte della realtà sembra essersi fermata per fare posto alle dinamiche dell’emergenza, qualcosa continua ad accadere esattamente come prima.
E’ il caso della pressione speculativa sull’area di contrada Zimmardo-Bellamagna, nota per essere stata ‘prescelta’ come sede per un impianto di biometano che ha provocato una ribellione popolare a Pozzallo, essendo l’area – ricadente nel comune di Modica – molto vicina al centro urbano della città marinara.
La notizia di questi giorni è che continua (è un’attività evidentemente sfuggita allo stop imposto dall’emergenza contagio) senza sosta la distruzione selvaggia degli alberi di carrubo ed olivo.
Questa volta, forse per rendere più chiaro il messaggio e meglio radicato il ‘fatto compiuto’ funzionale alla speculazione affaristica di qualcuno, con le ruspe e le motoseghe sono arrivate anche le fucilate.
Lo denuncia Corrado Rizzone, agronomo e proprietario di una casa e di terreni nella zona. Tanti carrubi sono stati avvelenati, per poi dovere essere tagliati, e liberare così il campo – una vasta area di grande pregio naturalistico, ambientale e paesaggistico – da alibi e controindicazioni rispetto a mire speculative e affaristiche chiaramente in atto.
I danni prodotti dal massiccio veneficio di carrubi e olivi ha già compromesso la raccolta dell’anno in corso e prodotto un danno stimato in almeno un milione e mezzo di euro. Nell’indifferenza generale e nell’utile silenzio d’attesa di chi potrebbe o dovrebbe fare qualcosa ma, forse, non vuole.