Votazione Ars, Musumeci non si dimette ma azzera la Giunta
Governatore: "non mollo anzi raddoppio e rilancio"
(12 gennaio 2022 – Ars – Musumeci)
“Azzero la giunta, faremo un esecutivo che dovrà portarci all’ultimo giorno. Qualcuno ha scritto: Musumeci si dimette e molla. Ci vogliono ben altri ostacoli, non saranno alcuni atti di viltà politica a condizionare le mie scelte”. Lo ha dichiarato il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, dopo il deludente risultato nella votazione avvenuta all’Ars per la scelta dei delegati regionali per l’elezione del presidente della Repubblica. Musumeci, non solo ha ottenuto 15 voti in meno del presidente dell’Ars, ma è arrivato alle spalle di Nunzio Di Paola del M5s, votato dalle opposizioni ma anche da pezzi del centrodestra.
“E’ accaduto che al presidente della Regione sono mancati 7-8 voti circa, sono stato eletto lo stesso ma il dato è politico – ha spiegato Musumeci al termine della giornata -. Perché mancano nella maggioranza questi voti col voto segreto? Perché alcuni deputati hanno pensato di compiere nei miei confronti, come si dice nel linguaggio giudiziario, un atto d’intimidazione, si tratta di una sorta di resa dei conti dal loro punto di vista. Sono deputati che mi hanno fatto richieste irricevibili – aggiunto il governatore – e ho dovuto dire di no o di deputati con i quali per una questione di igiene non ho voluto avere rapporti in questi anni”.
“Ho provato tanta amarezza – ha quindi concluso -. Sono convinto che bisogna abbandonarli per strada questi disertori, ricattatori che operano con la complicità del voto segreto. Io ho le mani libere. Restiamo a lavorare e restiamo a lavorare proprio perché non voglio sopravvivere nel palazzo ma perché ho un rapporto con la gente”.
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