Volersi incontrare per parlare di coronavirus, ma non poterlo fare per … coronavirus
L’emergenza ha un impatto sul tessuto comunitario – e quindi anche economico e produttivo – tale da sconvolgere la vita di tutti
(5 marzo 2020)
Tra tutte le epidemie e le pandemie che in vari momenti storici hanno colpito città e paesi, il più ‘globale’ di tutti, ed anche il più rapido a viaggiare e a moltiplicare il contagio, è sicuramente il coronavirus. Che è anche quello che, per il concorso di vari fattori, sta facendo irruzione, con un’invasività senza precedenti, nella vita quotidiana.
Sconsigliando, e alla luce dei provvedimenti emanati, vietando la gran parte dei momenti di relazione, l’emergenza ha un impatto sul tessuto comunitario – e quindi anche economico e produttivo – tale da sconvolgere la vita di tutti.
Presto pamplet, saggi e romanzi racconteranno tutto ciò, ma intanto, nelle pieghe delle cronache di queste ore, può accadere di scoprire che, per esempio, un convegno formativo per giornalisti dal titolo “tra media e virus: l’informazione e il contagio delle fake news” sia stato annullato, come molti altri eventi, a causa del coronavirus.
Insomma questo virus sembra il dominus incontrastato e incontrastabile di ogni cosa: insomma impone l’emergenza, detta l’agenda e … anche la sua cancellazione!