Vittoria, operaio morto folgorato: le ipotesi sulle responsabilità per il palo caduto. Indaga la procura
Bisogna stabilire se le cause vanno ricercate nelle modalità di esecuzione dell’intervento affidato dall’Enel all’impresa agrigentina o nello stato in cui era tenuto quel palo poi crollato
(28 febbraio 2020)
Fra i tre operai che stavano eseguendo lavori di manutenzione nella rete elettrica, Saverio Gilestro ha avuto la sfortuna di trovarsi il più vicino al punto di caduta del palo di legno che reggeva i fili dell’alta tensione i quali lo hanno folgorato all’istante, mentre i due colleghi di lavoro hanno riportato ferite lievi.
Di lavoro si dovrebbe vivere, e vivere anche bene, alla luce del fondamento basilare della nostra Costituzione. Invece, molto spesso non solo di lavoro non si vive bene, ma non di rado si muore.
Saverio Gilestro, 20 anni, elettricista vittoriese, lavorava per l’impresa di Agrigento E4E aggiudicataria dei lavori di manutenzione della pubblica illuminazione, lungo la strada provinciale 68, in località Piano Guastella, vicino a Pedalino ma in territorio di Vittoria.
Se quel palo è caduto, evidentemente ci sono delle cause che possono prefigurare precise responsabilità. Un’inchiesta dovrà accertare se tali responsabilità ricadano nella sfera dell’attività dell’impresa per cui Gilestro lavorava o in quella di chi doveva garantire lo stato di sicurezza e di stabilità del palo crollato. In altre parole bisogna stabilire se le cause vanno ricercate nelle modalità di esecuzione dell’intervento affidato dall’Enel all’impresa agrigentina o nello stato in cui era tenuto quel palo poi crollato.
Sarà l’inchiesta della procura di Ragusa a fare luce su tali responsabilità.
Sul luogo dell’incidente ieri pomeriggio sono intervenuti i carabinieri e gli esperti dello Spresal, il servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro. Un rapporto sarà inviato al pubblico ministero di turno. Per Saverio Gilestro, trasferito immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale Guzzardi di Vittoria non c’è stato nulla da fare. Non destano invece preoccupazione le condizioni degli altri operai feriti.