Vittoria, “documenti falsi su zona rossa”
E’ l’associazione Reset a dirlo facendo riferimento a un documento fake diffuso ieri pomeriggio sui social
(3 novembre 2020)
“Come se non bastasse la situazione difficile che stiamo affrontando, ci si mettono pure i buontemponi del web, chiamiamoli così perché un altro termine ci esporrebbe sicuramente a querele, a complicare la situazione della città di Vittoria dove da oggi è in vigore la zona rossa”. E’ il segretario dell’associazione politico culturale Reset, Alessandro Mugnas, a dirlo facendo riferimento a un documento fake diffuso ieri pomeriggio sui social su carta intestata della Direzione politiche finanziarie ed economiche-Servizio sviluppo economico del Comune. “Nel documento – continua Mugnas – erano riportate alcune faq relative alla istituzione della zona rossa a Vittoria e si spiegava, inoltre, che lo stesso era stato redatto di concerto con la prefettura di Ragusa e con le forze di polizia. Un documento, dunque, che sembrava parecchio verosimile. Ma è bastato un semplice confronto con l’ufficio competente per avere conferma sul fatto che nessuno aveva diffuso una nota del genere. Insomma, tutto assurdo. E’ fin troppo chiaro che c’è chi gode a rimestare nel torbido, senza nessun rispetto per i cittadini vittoriesi che stanno affrontando una delle prove più difficili degli ultimi anni, considerato l’aumento dei contagi e quindi le difficoltà legate alla tutela della salute”.
“Auspichiamo che, dopo avere valutato i fatti, la Commissione straordinaria disponga una denuncia affinché gli autori di questo falso documento possano essere perseguiti. Purtroppo, le false informazioni che si rincorrono sui social contribuiscono a determinare una condizione caotica, come se non bastassero già le difficoltà che la nostra città si sta trovando ad affrontare. Chiediamo a tutti di osservare le regole, di stare molto attenti a non incrementare i contagi e a darsi da fare per aiutare la nostra città a uscire da questo momento così complesso. Senza che nessuno si prodighi a diffondere notizie o documenti falsi. Vittoria non ne sente il bisogno”.