Vittoria – 1.800 case oggetto di pignoramenti e sottoposte all’asta
La Rosa (Mpsi e Lega): "ancora nessuna risposta dalla Regione, rilanciamo le interessanti proposte avanzate da Federproprietà provinciale Ragusa"
(18 marzo 2022 – Vittoria – case)
“Mi unisco allo sdegno manifestato da Fabrizio Licitra, presidente dell’associazione Vittime aste e prezzo vile, rispetto al continuo rinvio, tre volte in una settimana, della riunione della commissione Bilancio all’Ars che si sarebbe dovuta riunire per esaminare il punto relativo alla definizione del “Sostegno dei cittadini esecutati per il mantenimento dell’unica abitazione” con particolare riferimento al Dl 400 che, passato nella commissione di merito il 26 maggio dello scorso anno, non ha trovato ancora copertura finanziaria”. Così il presidente provinciale Mpsi Ragusa, Andrea La Rosa, che è anche responsabile provinciale Enti locali della Lega Sicilia. “Se la politica non fornirà risposte efficaci alle esigenze dei cittadini di Vittoria – continua La Rosa – continuerà a svilire ulteriormente il proprio significato. Che senso ha mantenere questi ruoli se poi non si è in grado di venire incontro alle esigenze di chi ha bisogno attraverso quegli strumenti che le norme dovrebbero essere in grado di mettere a disposizione? Restiamo sinceramente basiti e chiediamo che la Regione si impegni lungo la direzione auspicata fornendo un segnale concreto”.
La Rosa, poi, rivolge un plauso a Federproprietà provinciale Ragusa per le utili e importanti soluzioni indicate. “Sono migliaia in Sicilia le case di abitazione oggetto di pignoramenti e sottoposte ad asta – continua La Rosa – circa 1.800 solo nella città di Vittoria. Il proprietario esecutato vede la propria abitazione (spesso l’unico bene immobile posseduto) venduta ad un prezzo vile (che arriva anche al di sotto del 30% del prezzo stimato). A seguito dell’aggiudicazione si assiste alla tristissima esecuzione di sgomberi degli immobili che pure i Tribunali devono compiere per consegnare il bene all’aggiudicatario. Troppe volte si registrano fenomeni di speculazione per i quali sono in corso indagini da parte della Procura delle Repubblica”.
La Rosa, poi, rilancia una serie di proposte della stessa Federproprietà per cercare di sanare il fenomeno. Quali queste proposte? “Esclusivamente quando nel corso di un procedimento immobiliare si dovesse registrare che, a seguito di diversi tentativi di vendita all’asta, il prezzo di vendita all’incanto dovesse scendere al di sotto del 30% del prezzo stimato dalla perizia del procedimento del Tribunale – sottolinea La Rosa – il debitore esecutato può, di concerto con il Giudice dell’esecuzione, con apposita istanza, da presentare prima che sia esperito un altro tentativo di vendita, proporre alla Regione siciliana di acquisire al patrimonio destinato all’edilizia popolare il bene immobile in oggetto, impegnandosi al rilascio immediato. Il Giudice dell’esecuzione chiederà di esprimere parere in tal senso al creditore procedente. La Regione, attraverso uno degli enti preposti (Iacp ovvero le nuove province), acquisisce al patrimonio immobiliare destinato ad edilizia popolare l’immobile pagando una somma pari al 50% di quella della stima iniziale. Di queste somme una parte sarà corrisposta al creditore procedente riferendosi all’ultimo prezzo a cui la base d’asta era scesa prima dell’istanza del debitore. La rimanente somma sarà corrisposta al debitore esecutato che – così – non vedrebbe svilito e mortificato il valore del proprio bene, con l’obbligo di utilizzo di esse per avviare una procedura di sdebitamento”.
Quali sono le ricadute concrete di questo modus operandi? “L’ex proprietario – prosegue La Rosa, illustrando sempre le proposte di Federproprietà – avrà diritto a una prelazione nel caso voglia continuare ad abitare nell’immobile pagando un affitto calmierato, con possibilità di riscatto futuro, come nel caso di qualsiasi altra casa popolare. Quindi, il creditore viene immediatamente soddisfatto mentre il proprietario esecutato non vede mortificato il valore del suo immobile, e viene dotato di risorse per avviare una procedura di sdebitamento. In più, cessano le odiose speculazioni immobiliari e le speculazioni mediatiche ad esse connesse. Ritengo siano proposte molto interessanti su cui vale la pena avviare un confronto immediato”.
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