Violenze sui bimbi d’asilo a Vittoria: torna in libertà una delle due maestre
Il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso della maestra più anziana, ritenendo non necessario lo stato di detenzione e applicando la misura della sospensione dal servizio per 12 mesi
(11 febbraio 2020)
E’ tornata in libertà una delle due maestre, in servizio nel plesso Che Guevara dell’istituto comprensivo Portella della Ginestra di Vittoria, che il 28 gennaio scorso sono state arrestate dalla Polizia di Stato per le gravi violenze commesse sui bambini. Il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso della maestra più anziana, G.G. di 59 anni, ritenendo non necessario lo stato di detenzione e applicando la misura della sospensione dal servizio per 12 mesi. Il provvedimento, avente ad oggetto esclusivamente la valenza cautelare della misura – prima restrittiva della libertà personale ed ora semplicemente interdittiva – non interviene sulla gravità delle accuse peraltro documentata dalle tante videoregistrazioni dei reiterati episodi di violenza sui bambini.
Quotidianamente, e senza alcun motivo, le due maestre insultavano, umiliavano, spintonavano, strattonavano e percuotevano le povere vittime indifese che ormai, impietrite, sottostavano ai continui maltrattamenti e vessazioni, senza reagire e senza potere, data la tenerissima età, neanche raccontare le angherie subite ai genitori. Tutti i maltrattamenti sono stati videoregistrati e in base agli elementi raccolti nel corso dell’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, è stata richiesta ed ottenuta l’applicazione della misura cautelare, eseguita due settimane fa, a carico delle indagate.
Parole di condanna, dopo la notizia eclatante dell’arresto, furono espresse dalla dirigente ma il processo dovrà chiarire anche perché i genitori hanno dovuto rivolgersi alla polizia per far cessare le violenze e come sia potuto accadere che nell’istituto, fino al 28 gennaio scorso, nessuno si fosse accorto di nulla.