Violenza di genere, 500 milioni per sportelli di ascolto e case per l’accoglienza
Sul sito dell’assessorato regionale della Famiglia sono stati pubblicati i due bandi con le procedure per presentare le proposte progettuali
Palermo 30 luglio 2018. Il Governo regionale si dimostra attento a temi come quello della violenza sulle donne. L’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, guidato da Mariella Ippolito, lo scorso 12 luglio, ha firmato il decreto che destina 500 milioni di euro per l’apertura di nuovi sportelli d’ascolto e di strutture ospitalità per donne che hanno subito violenza.
Un ulteriore intervento che rientra nell’ampia programmazione di iniziative avviate dalla Regione nell’ambito del “Piano regionale degli interventi per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere”. Il Governo regionale, in linea con i principi sanciti dalla Convenzione di Istanbul contro i soprusi nei confronti delle donne, ratificata dall’Italia nel 2013, ha pensato ad una serie di interventi mirati alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere. Un Piano regionale di interventi che prevede un investimento complessivo di 3 milioni e mezzo di euro fino al 2019, e quello destinato all’apertura di nuovi sportelli di ascolto e strutture di ospitalità rappresenta una parte di questi provvedimenti. “Continuiamo con convinzione il potenziamento di azioni mirate al contrasto, alla prevenzione della violenza di genere e al sostegno della vittima di violenza – ha dichiarato l’assessore Mariella Ippolito – attraverso percorsi finalizzati al reinserimento sociale, al recupero dell’autostima, all’inserimento lavorativo e all’autonomia abitativa”.
Nello specifico si tratta di due misure: una rivolta ai nuovi sportelli e l’altra per nuove case di accoglienza. Le proposte dovranno prevedere, nel dettaglio, tutti i riferimenti e i dati riconducibili all’apertura dello sportello, anticipata da un’attenta e puntuale analisi del territorio nel quale ricadrà lo sportello, la programmazione delle attività che saranno realizzate nell’arco di un anno, la previsione di apertura settimanale per un minimo di otto ore, gli operatori da utilizzare, la dichiarazione d’intenti volta alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa con almeno uno dei centri antiviolenza già autorizzati e iscritti, il piano economico finanziario e l’eventuale adesione al numero di pubblica utilità 1522.
Per ciò che concerne la realizzazione di nuove case di accoglienza ad indirizzo segreto o di strutture di ospitalità in emergenza, la proposta dovrà prevedere tutti i dati relativi alla realizzazione della nuova struttura di ospitalità, attraverso la preliminare analisi del territorio, l’individuazione e la disponibilità dell’immobile da adibire all’accoglienza nel rispetto degli standard strutturali, la programmazione delle attività da svolgere nell’arco di un anno, il personale da utilizzare nel rispetto degli standard organizzativi, il piano economico finanziario contenente anche la previsione delle spese di gestione e i costi del personale, l’adesione al numero di pubblica utilità 1522. Per entrambi gli avvisi, le associazioni e le cooperative sociali, che ne abbiano i requisiti, possono presentare le istanze entro 30 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
Ecco il Bando apertura sportelli di ascolto; da questo link, invece, è possibile scaricare il bando relativo all’apertura delle case di accoglienza.
Cristina Lombardo