Vinciguerra non ci sta: “Dai Commissari affermazioni offensive verso il popolo vittoriese”
Il rappresentante di FdI spiega come i provvedimenti annunciati dalla triade prefettizia, e relativi al mercato ortofrutticolo, siano solo una copia di quelli della giunta Moscato
(7 dicembre 2018)
Com’era facilmente immaginabile, non sono piaciute ai rappresentanti dell’ex giunta vittoriese guidata da Giovanni Moscato, e in particolare agli esponenti di Fratelli d’Italia, le parole che la triade prefettizia chiamata a guidare Palazzo Iacono hanno usato in merito al mercato ortofrutticolo e al commissariamento. A far sentire la sua voce è oggi il rappresentante cittadino di FdI Alfredo Vinciguerra, che si dice meravigliato perché “sono state fatte affermazioni ingiustificatamente offensive verso il popolo vittoriese, tra l’altro smentite da atti e fatti”.
“Continuano a seguire un canovaccio che non rappresenta la realtà, si continua a descrivere la città come Gomorra sapendo che non è così. La conferenza stampa – si legge in un documento – è stato l’ennesimo episodio di denigrazione e demonizzazione del Mercato ortofrutticolo e quindi della nostra città e del mondo economico tutto. Partiamo dalla nuova commissione che dovrà procedere all’assegnazione dei 74 box. Apprendiamo che sarà composta da soggetti esterni e non da dirigenti per evitare condizionamenti. Siamo felici che la Triade segua la linea delle vecchie amministrazioni in merito, perché è quello che abbiamo chiesto dal primo giorno della Giunta Moscato con ben 3 richieste nel 2016 alla Prefettura. Risposta? Il Silenzio! Infatti a seguito delle dimissioni dei membri della commissione di gara che avevano ricevuto le minacce, ci siamo rivolti alla Prefettura di Ragusa per individuare dei nomi di uomini dello Stato che potessero garantire la massima trasparenza nell’espletamento delle procedure. Purtroppo la nostra richiesta, girata dalla Prefettura, al Ministero dell’Interno e a quello dello Sviluppo Economico non ha ottenuto alcuna risposta da Roma, se non uno stomachevole scarico di responsabilità e una chiara volontà di lavarsene le mani”.
Per Vinciguerra, dunque, lo Stato ha riconosciuto il suo errore e adesso corre ai ripari, seppur tardivamente. “Anche sull’ANAC – si legge ancora – nessuna grande novità perché nell’aprile del 2017 la direzione sviluppo economico si era già rivolta all’ente guidato dal dottor Cantone in merito alla procedura di assegnazione dei 6 box. Spiace sentire che il Mercato Ortofrutticolo sia l’epicentro della corruttela mondiale omettendo di raccontare una grande attività svolta in soli 24 mesi dall’amministrazione Moscato. Non si parla volutamente dei controlli effettuati né delle richieste della Giunta Moscato al Ministero degli Interni. Dopo l’attentato alla Caair il sindaco chiese al Ministero l’apertura straordinaria di un tavolo nazionale sul fenomeno delle agromafie e il rafforzamento del numero degli uomini delle forze dell’ordine a Vittoria. Risposta? Ancora una volta il silenzio assordante! Inoltre, non facendo menzione delle decine e decine di interdittive chieste e ottenute dalla giunta Moscato, si continua a ripetere che la eventuale presenza fisica di pregiudicati ha alterato la formazione del prezzo e condizionato gli operatori. In quale modo, ce lo vogliono spiegare?
Vinciguerra smentisce i commissari che, in conferenza stampa, hanno parlato di controlli al mercato praticamente nulli. “L’amministrazione Moscato solo nel 2017 ha rivoluzionato il sistema degli accessi, ha rilasciato oltre 4500 carte di mercato dopo l’accreditamento delle aziende, ha richiesto 232 richieste di informative antimafia grazie anche alle quali si è proceduto ad inibire l’ingresso al mercato o a revocarne l’abbonamento a chi era stato colpito da interdittiva (cosa mai avvenuta prima). Per non parlare dei controlli della PM e delle altre attività svolte. Le richieste di informativa ci hanno permesso anche di dire che nessun titolare di concessione per i box è stato colpito da interdittiva e che quindi non meritano di essere trattati come delinquenti”.
“Non possiamo permettere che vengano offesi la nostra economia e i nostri imprenditori – conclude il rappresentante cittadino di Fratelli d’Italia – Basta con questo copione, si amministri la città senza denigrarla e offenderla”.