Vaccini, Aliquò su sospensione dirigenti: venuta meno la fiducia
Il direttore Aliquò spiega la sospensione di Caruso e Clestre. Sono in corso altre verifiche
Sospesi dal servizio per 30 giorni (con stipendio) con contestuale segnalazione alla Commissione disciplinare che valuterà quali potranno essere i provvedimenti definitivi. La sospensione è stata notificata al Capo del Distretto Sanitario Modica-Scicli Claudio Caruso e alla sua vice Antonella Celestre.
«Abbiamo provveduto – ci ha spiegato il direttore generale dell’Asp Angelo Aliquò – alla sospensione del servizio di due dirigenti di Scicli con contestuale invio degli atti alla Commissione disciplinare che, in maniera autonoma, farà le sue valutazioni. Aliquò non nasconde, anzi esterna ancora di più la sua rabbia per l’accaduto e ribadisce che si sente tradito da queste persone che gli avevano garantito di non aver vaccinato parenti. «Questi due dirigenti – spiega ancora Aliquò dalle pagine della Sicilia– sono stati sospesi perché hanno somministrato il vaccino a persone che non avevano alcun diritto e, fra l’altro, erano loro parenti. Quando una persona ti giura che non ci sono parenti e poi viene dimostrato il contrario, non è assolutamente piacevole». Su questo passaggio Aliquò ritorna più volte perché la prima cosa che ha fatto, quando è scoppiato il caso vaccini a Scicli- ma poi si è scoperto che non riguardava solo un Comune- ha chiesto ai suoi dirigenti di chiarire subito se avessero vaccinato dei parenti e, a tal proposito, aveva ricevuto rassicurazioni in merito. A scandalo scoppiato, l’Asp quindi ha inviato la lista delle persone vaccinate ai Carabinieri del Nas che, dopo il cado dell’Epifania, hanno avviato le indagini sulla vaccinopoli ragusana, aspettando le dovute verifiche sui collegamenti dei nomi delle persone che hanno ricevuto la prima dose con dirigenti e dipendenti dell’Azienda sanitaria. «I provvedimenti che prenderemo – aveva spiegato Salvo Torrisi, direttore amministrativo dell’Asp di Ragusa- sono legati all’accertamento della veridicità delle informazioni». Se l’Asp quindi, nella giornata di ieri ha provveduto ad inviare le lettere per la sospensione dei due dirigenti, è perché ha trovato dei riscontri grazie alle verifiche dei carabinieri: «A conclusione di alcune delle verifiche – afferma ancora il direttore dell’Asp – siamo arrivati a questa conclusione. Si tratta naturalmente di un provvedimento molto delicato che necessitava delle verifiche del caso e di massima cautela in ogni suo passaggio per due motivi: uno perché non possiamo rischiare di prendercela con una persona che non c’entra nulla e due perché vanno fatti provvedimenti che siano facilmente difendibili. Capisco che molti, in riferimento a questa vicenda, chiedono il licenziamento immediato di chi ha sbagliato, ma noi dobbiamo agire come prevede la legge ed è questo stiamo facendo. Certamente – continua- è venuto a mancare il rapporto di fiducia tra l’Azienda sanitaria e queste persone, per il resto sarà la magistratura, al di là del contesto lavorativo, a stabilire se vi siano stati reati penali».