Unione delle Valli Joniche dei Peloritani: presentato il Comitato Tecnico di lavoro
Tra gli obiettivi: la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali
(23 luglio 2021 – Valli Joniche – Peloritani)
Lo scorso 20 luglio, nell’aula conferenze del Convento Agostiniano nel Comune di Forza D’Agrò, si è svolta la presentazione del Comitato Tecnico di lavoro del costituendo Contratto di Fiume e di Costa “Unione delle Valli Joniche dei Peloritani”. I Contratti di Fiume sono strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale. L’incontro, si è svolto in presenza dei sindaci di Forza D’Agrò, Bruno Miliadò; di Antillo, Davide Paratore; di Casalvecchio Siculo, Marco Antonio Saetti; di Roccafiorita, Carmelo Concetto Orlando; di Pagliara, Sebastiano Antonio Gugliotta e dal Coordinatore della segreteria tecnico scientifica, l’Arch. Alessandro Niosi.
Nell’incontro del “Comitato Tecnico di lavoro”, costituito dall’Arch. Sebastiano Muglia Coordinatore, dal dott. Rosario Milazzo, dal geologo Vito Treccarichi, dal dott. Salvo di Mauro, dal dott. Giacoponello Marco”, sono state descritte in generale le azioni, come previste dal documento “Definizione e Requisiti Qualitativi di Base dei Contratti di fiume, redatto dal Gruppo di lavoro costituito dal: MATT, ISPTA e Tavolo Nazionale CdF ” per la predisposizione del Programma di Azione (PA), nello specifico, la messa a punto di una appropriata Analisi conoscitiva preliminare integrata sugli aspetti ambientali, sociali ed economici del territorio oggetto del CdF. Tra le finalità dell’analisi, vi è anche la definizione e/o valorizzazione di obiettivi operativi, coerenti con la pianificazione esistente.
E’ ritenuta fondamentale l’importanza dei CdF, come strumento operativo, volontario, di partecipazione dal basso, di programmazione integrata e, che lo stesso possa affrontare le problematiche ambientali e territoriali emergenti in una specifica area perseguendo, l’integrazione ed il coordinamento dei piani e dei programmi esistenti e gli interessi di quel territorio. Inoltre gli stessi, contribuiscono a superare la logica dell’emergenza mettendo in campo una politica integrata e pattizia che coinvolga tutti i soggetti interessati, verso una prevenzione attiva ed in grado di produrre indubitabili conseguenze positive anche sul piano economico.