Tra storia, leggende e mistero: il viaggio nella bellezza di ‘Sicilia Abbandonata’
Un canale Youtube e una pagina Facebook per raccontare l'Isola come nessuno ha mai fatto
C’è una Sicilia che giace abbandonata e dimenticata da tutti, nella quale silenziosamente la natura si riprende i suoi spazi e pian piano ogni traccia del passaggio dell’uomo si perde. Una Sicilia nella quale antichi manieri sono divenuti ruderi, sul punto di crollare senza che qualcuno intervenga a difenderne la bellezza senza tempo. E’ la Sicilia che un videomaker e fotografo ragusano, Fabrizio Ruggieri, da cinque mesi ha deciso di raccontare attraverso una pagina Facebook e un canale Youtube. Di video in video, il mistero s’infittisce e la voglia di conoscere questi angoli remoti dell’Isola cresce.
Dalla Cunzirìa di Vizzini al sanatorio di Piazza Armerina, dalla Villa di Chiusa di Carlo ad Avola alla Casa dei tre tocchi a Cassibile, dalla Torre San Filippo (tra Giarratana e Ibla) all’hotel La pineta di Chiaramonte Gulfi, fino alla straordinaria Poggioreale Antica, che fino al 1968 brulicava di vita e sulla quale scese il silenzio dopo il devastante sisma della Valle del Belice. Le storie di queste affascinanti località, vengono ricostruite meticolosamente, con racconti, aneddoti, interviste e testimonianze, e con una particolare predilezione per quei luoghi in cui, secondo leggende e vox populi, si aggirano strane e inquietanti presenze.
“Creare questa pagina e questo canale, e attraversare la Sicilia in lungo e in largo per raccontarne le storie più intime, sono la realizzazione di un sogno e la concretizzazione di una passione che coltivo fin da quando avevo all’incirca 10 anni. Già allora – spiega Fabrizio Ruggieri – mi piaceva aggirarmi per le campagne in cerca di posti misteriosi, dato che sono sempre stato un amante del genere horror, e ho creato queste due realtà social pensando che potessero interessare a chi, come me, ama la Sicilia più segreta”.
Ed infatti, in poco tempo, la pagina ha superato i 3000 like ed è in continua crescita, grazie al lavoro certosino non solo di Fabrizio, ma anche di Vito D’Davola, che cura le riprese in volo, di Melania Scrofani, speaker e narratrice, della fotografa Rossella Papa, di Mariangela Allegrezza, web designer e web master che ha creato anche il logo “Sicilia Abbandonata”, e dell’architetto Donato Di Quattro. In sei, un po’ come i viaggiatori e gli scrittori giunti in Sicilia da tutta Europa alla fine del ‘700 in cerca del “Sublime”, hanno attraversato boschi e sfidato solai pericolanti, aggiungendo alle avventure un pizzico di “sense of humour” che non guasta mai.
“Per la creazione del format ho tratto ispirazione da ‘Italia abbandonata’ – spiega ancora Ruggieri – ma naturalmente ho aggiunto un ingrediente nuovo che è lo stile personale mio e della mia squadra. Una squadra poliedrica e ben amalgamata, che sceglie insieme le mete da visitare e da raccontare. Le leggende che narriamo nei video – aggiunge – sono frutto di ricerche online e leggende tramandate dai racconti popolari, arricchite dal folklore e dalla suggestione che questi evocano”.
L’obiettivo di Sicilia Abbandonata? Semplice. “Intendiamo valorizzare i posti che visitiamo per la loro bellezza architettonica e perché luoghi di storia e mistero – conclude il videomaker, mente del progetto – denunciando chi li deturpa, ne imbratta i muri e li vandalizza. E ci piacerebbe davvero tanto riuscire a sensibilizzare la popolazione tutta all’importanza di riqualificarli e proteggerli”.
Valentina Frasca