“Sono sieropositivo!”, poi sanguina e sputa addosso ai poliziotti: arrestato
Il giovane, che aveva bevuto parecchio, ha danneggiato un locale in Piazza San Giovanni e ha continuato ad andare in escandescenze anche al pronto soccorso e in Questura, provocandosi la riapertura delle ferite per imbrattare tutto
(19 febbraio 2019)
Arrestato dagli uomini della Sezione Volante un transessuale 26enne di origini colombiane responsabile di resistenza a pubblico ufficiale, tentate lesioni personali gravi e danneggiamento aggravato. E’ successo a Ragusa, verso le due di notte, in Piazza San Giovanni. Dopo la chiamata al 112 che segnalava la presenza del colombiano in uno stato di forte agitazione, sono arrivate due Volanti e gli agenti lo hanno trovato con il viso e gli abiti sporchi di sangue, a causa di alcune ferite alla mano. E’ stato, quindi, richiesto l’intervento del 118, giunto di lì a poco. Nel frattempo, i poliziotti hanno accertato che aveva devastato le suppellettili di un locale, facendo cadere a terra tavoli, bicchieri e bottiglie con le quali si era ferito. Durante le fasi di identificazione, il giovane, che era anche ubriaco, è andato in escandescenza e ha cercato di allontanarsi, ma è stato bloccato dagli agenti ai quali ha opposto forte resistenza, minacciandoli con il sangue che faceva fuoriuscire volontariamente dalle ferite, sporcandosi e cercando il contatto fisico, affermando di essere sieropositivo e sputando saliva mista a sangue nei confronti degli agenti, uno dei quali è stato raggiunto al viso.
Portato in ospedale e medicato, ha iniziato nuovamente ad andare in escandescenza e volontariamente, battendo le mani sul pavimento, ha provocato la riapertura delle ferite, spargendo il sangue sulle suppellettili del reparto e creando agitazione al pronto soccorso. E’ stato, infine, condotto in Questura e arrestato, e poi rinchiuso nel carcere di Ragusa, dove, a causa del rifiuto di prestarsi volontariamente al prelievo di sangue, finalizzato all’accertamento della sua sieropositività, si è reso necessario il prelievo coattivo, emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica Rota e convalidato dal giudice per le indagini preliminari. Per fortuna, dalle analisi è risultato negativo al virus dell’HIV, ma agli agenti coinvolti per via dell’Ufficio Sanitario della Questura è stata comunque avviata d’urgenza la profilassi prevista in casi di contatto a rischio. L’arresto del colombiano è stato già convalidato ed il 26enne è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora in una provincia laziale, perché è lì che risulta residente.
Valentina Frasca