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Sicilia zona gialla: ecco tutto quello che si può e non si può fare
L'ordinanza entra in vigore da lunedì 15 febbraio
(13 febbraio 2021)
Il Presidente della Regione Nello Musumeci, in seguito al calo dei contagi nell’isola (LEGGI Covid Sicilia, i dati aggiornati per provincia del 12 febbraio), ha stabilito, con propria ordinanza, che a partire da lunedì 15 febbraio la Sicilia diventerà “zona gialla”. L’attuale ordinanza che prevede la zona arancione fino al 15 febbraio, ‘scade’ un giorno prima, perché quando si fa il calcolo della declassificazione bisogna applicare due settimane.
Ecco tutto quello che si può e non si può fare in zona gialla:
- Sono consentiti gli spostamenti fra comuni diversi all’interno della stessa Regione. Prorogato ancora, invece, lo stop agli spostamenti tra le regioni. Per quanto riguarda le visite a parenti e amici, possibile raggiungere l’abitazione di privati una sola volta al giorno e negli orari consentiti per gli spostamenti. Rimane il vincolo del massimo di due persone per le visite, ma non contano i minori di 14 anni e le persone con disabilità o non autosufficienti.
- Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 vietati gli spostamenti, tranne quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.
- Sono consentite le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) con possibilità di consumo all’interno del locale dalle 05.00 alle 18.00 (max 4 persone al tavolo).
- La vendita con asporto è possibile anche dalle 18.00 alle 22.00, ma è vietata in tali orari ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25).
- La ristorazione con consegna a domicilio è sempre consentita.
- Musei mostre e luoghi di cultura sono aperti, tranne nei festivi.
- Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali.
- Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
- Didattica a distanza dal 50% al 75% per le superiori. I corsi di formazione pubblici e privati possono svolgersi solo con modalità a distanza.
- Riduzione al 50% del limite di capienza dei mezzi pubblici, con esclusione del trasporto scolastico dedicato.
- Chiudono tutti i corner per le scommesse e giochi (bar, tabacchi ecc).
- Per quanto riguarda la pubblica amministrazione vanno assicurate le percentuali più elevate possibili di lavoro agile.