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Sicilia zona arancione, le polemiche: ‘marchette sulla pelle dei siciliani?’

'Le regioni più colpite dal Covid sono meno penalizzate della Sicilia'

Dopo la decisione del Governo di collocare la Sicilia in zona arancione, sono arrivate dure critiche dall’esecutivo palermitano. Ecco cosa ha scritto il Governatore Musumeci su Facebook:
“La scelta del governo nazionale di relegare la Sicilia a “zona arancione” appare assurda e irragionevole. L’ho detto e ripetuto stasera al ministro della Salute Roberto Speranza, che ha voluto adottare la grave decisione senza alcuna preventiva intesa con la Regione Siciliana e al di fuori di ogni legittima spiegazione scientifica. Un dato per tutti: oggi la Regione Campania ha avuto oltre quattromila nuovi positivi; la Sicilia poco più di mille. La Campania ha quasi 55 mila positivi, la Sicilia 18 mila. Vogliamo parlare della Regione Lazio? Ricovera oggi 2.317 positivi a fronte dei 1.100 siciliani, con 217 in terapia intensiva a fronte dei nostri 148. Eppure, Campania e Lazio sono assegnate a “zona gialla”. Perché questa spasmodica voglia di colpire anzitempo centinaia di migliaia di imprese siciliane? Al governo di Giuseppe Conte chiediamo di modificare il provvedimento, perchè ingiusto e ingiustificato. Le furbizie non pagano”
Ecco invece il commento del presidente dell’Assemblea Gianranco Miccichè
“Non lo voglio neanche pensare che Lazio e Campania siano state classificate regioni gialle perché dello stesso colore politico della maggioranza che sostiene il governo nazionale. E, quindi, non voglio neanche credere che si tratti di marchette sulla pelle dei siciliani. O c’è stato un palese errore – aggiunge -, o qualcuno dovrà spiegarci perché le regioni più colpite dal Covid sono quelle meno colpite dalle decisioni del governo”.
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