Sicilia e agricoltura, la scommessa degli under 35
Sono più di 5 mila le domande presentate per accedere alle misure del PSR. Si attende la pubblicazione della graduatoria
Sono 7.100 le imprese under 35, secondo i dati forniti da UnionCamere – InfoCamere, che hanno deciso in Sicilia di investire nell’agricoltura. L’Isola è la prima regione d’Italia. Lo scorso anno il ministero delle Politiche agricole aveva aperto la procedura di vendita di 8 mila ettari di terreni incolti e abbandonati della Banca nazionale delle terre agricole; di questi circa 1.700 si trovano in Sicilia. A questo dato si aggiunge l’elevato numero di domande presentate legate alla misura 4.2 del PSR Sicilia, lo strumento finanziario che sostiene gli investimenti per lo sviluppo delle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Un dato significativo, ben 4.600 domande, che evidenzia una chiara tendenza nelle intenzioni, da parte dei giovani, di investire nel campo dell’agricoltura.
“Sono convinto che per i giovani con voglia di fare, – spiega Massimo Piacentino, delegato regionale Coldiretti Giovani Impresa – l’attività agricola costituisca un buona opportunità per rimanere in Sicilia che viene costantemente mortificata dalla desertificazione delle decine di migliaia di intelligenze giovanili che l’abbandonano in cerca di un futuro migliore. Purtroppo, i nostri amministratori non capiscono che dovrebbero considerare i giovani il presente e non il futuro. Alla Regione, faccio notare, – continua Piacentino – ci sono ancora 4.600 domande per avviare una nuova impresa ferme al palo. Per intenderci quelle ascrivibili alla misura 6.1 del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020. Le lungaggini burocratiche, da un lato, e l’immobilità, dall’altra, infondono insicurezza e instabilità in questi ragazzi. Sarebbe doveroso da parte del Governo esprimersi nel merito per sgomberare il campo da ritardi ed equivoci”.
Data per assodata la voglia di impresa da parte dei giovani nello scommettere sul fronte dell’agricoltura, forse, quello che manca è una sinergia di rete
“Negli ultimi anni – continua Piacentino – assistiamo alla tendenza che vede i giovani non fuggire più verso altri lidi. C’è una buona fetta di loro che ancora si mette in gioco, in Italia, così come in Sicilia”.
Cerchiamo di comprendere meglio quali siano le misure di intervento del Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2014-2020. Con questo strumento viene sostenuto l’avviamento di nuove imprese gestite da giovani agricoltori attraverso alcune misure: la Sottomisura 6.1 “Aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori”, finalizzata a promuovere il ricambio generazionale attraverso l’avvio di nuove imprese gestite da giovani agricoltori. Per giovane agricoltore si intende una persona di età non superiore a quaranta anni al momento della presentazione della domanda, che possiede adeguate qualifiche e competenze professionali e che si insedia per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo dell’azienda. In particolare la sottomisura 6.1 viene attivata sotto forma di “Pacchetto giovani agricoltori”, attraverso il quale possano accedere ad una pluralità di misure, oltre a ricevere un premio di insediamento pari a 40 milioni di euro.
Il 29 maggio dello scorso anno è stato pubblicato il bando della sottomisura 6.1, scaduto il 18 ottobre del 2017, con una dotazione finanziaria relativa al premio insediamento pari a 40 milioni di euro, sufficiente per insediare 1000 giovani. Le sottomisure attivabili nell’ambito del pacchetto giovani sono: la Sottomisura 4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole” (160 milioni di euro); la sottomisura 6. 4.a “Investimenti per la creazione e lo sviluppo di attività extra – agricole – Supporto alla diversificazione dell’attività agricola verso la creazione e lo sviluppo di attività extra – agricole” (25 milioni di euro) e la Sottomisura 8.1 “Sostegno alla forestazione e all’imboschimento (10 milioni di euro), per una dotazione complessiva messa a bando di 235 milioni di euro.
“La partecipazione al bando – ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera – è stata numerosa, con ben 5.568 domande presentate. Questa larga partecipazione testimonia l’interesse nei confronti di un ritorno alla terra da parte dei giovani e consentirà all’Amministrazione regionale di selezionare i migliori mille giovani agricoltori con adeguate competenze e qualifiche professionali. Nel più breve tempo possibile saranno pubblicate le graduatorie relative non soltanto alla sottomisura 6.1 ma anche alla misura 4.1 e 4.2 del PSR”.
I ritardi, fanno sapere sempre dall’Assessorato, sono riconducibili al fatto che si è reso necessario fare chiarezza sui criteri di selezione da adottare. Quindici giorni fa è stata pubblicata sul sito la circolare esplicativa sulle disposizioni inerenti i criteri da applicare. In particolare, è stato stabilito che sarà confermato il punteggio che si assegnano le aziende da sé, tenendo, comunque, conto delle eventuali verifiche. Il prossimo passo, quindi, sarà la pubblicazione della graduatoria.
C.L.