Sede Cgil Ispica, vetri in frantumi e proiettile inesploso: un ‘avvertimento’ della criminalità?
"Condanniamo il grave atto vandalico e se, nel contempo, dovesse trattarsi di un atto intimidatorio, sappiano gli autori che la Cgil non si è mai lasciata intimidire da atti simili, e non lo farà sopratutto in questa occasione"
(12 febbraio 2020)
Il clima sociale e politico non aiuta certo a minimizzare. Perciò l’allarme è alto. Atto vandalico ai danni della Camera del lavoro di Ispica, dove è stata ritrovata martedì mattina la vetrata della finestra della sede frantumata a colpi di pietra. Ancor più grave e inquietante è stato il ritrovamento, tra i vetri rotti, di un proiettile a salve inesploso. “Non sappiamo di preciso se si tratta di un gesto vandalico fine a se stesso oppure di un atto intimidatorio rivolto alla nostra organizzazione – scrive in una nota il segretario generale del sindacato Giuseppe Scifo – ma in ogni caso, dopo il ritrovamento della finestra rotta e del proiettile, è stato richiesto l’intervento dei carabinieri con contestuale denuncia a carico di ignoti. Alla Camera del Lavoro di Ispica – prosegue Scifo – siamo prontamente intervenuti il sottoscritto e Aldo Mattisi, responsabile organizzativo. Abbiamo parlato con il personale operante nella Cgil di Ispica e ci siamo recati alla stazione dei carabinieri per un confronto sull’accaduto con il comandate”.
“Condanniamo il grave atto vandalico e se, nel contempo, dovesse trattarsi di un atto intimidatorio, sappiano gli autori che la Cgil non si è mai lasciata intimidire da atti simili, e non lo farà sopratutto in questa occasione. Siamo determinati nel percorso che quotidianamente portiamo avanti in tutte le nostre sedi e nei luoghi di lavoro, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. Siamo impegnati su più fronti nella lotta contro le diverse forme d’illegalità e contro le mafie operanti nell’intero territorio provinciale. Auspichiamo che al, più presto – conclude Scifo – sia fatta luce sui responsabili di questo vile gesto, per questo siamo pienamente fiduciosi nel lavoro delle forze dell’ordine”.