Scicli diventerà un grande museo diffuso: per tre weekend, dal 4 ottobre, torna “Le Vie dei Tesori”
In tutta l’Isola oltre 450 tesori visitabili con un sistema digitale e smart. A Scicli sono 13, tra i quali il Municipio e la stanza del Questore del Commissario Montalbano
(24 settembre 2019)
Per tre weekend di seguito, dal 4 al 20 ottobre, torna a Scicli Le Vie dei Tesori, il festival siciliano dedicato alla scoperta del patrimonio delle città d’arte. Una grande occasione di riappropriazione dei luoghi da parte dei cittadini e una straordinaria opportunità per i turisti. In tutta l’Isola oltre 450 tesori visitabili con un sistema digitale e smart. Palazzi nobiliari, terrazze segrete, monasteri, chiese e cripte, giardini, musei scientifici: luoghi in gran parte di solito chiusi o non raccontati. Dal 4 ottobre Scicli diventerà, così, un grande museo diffuso. Nato nel 2006 dalla volontà di un gruppo di giornalisti e di operatori culturali locali che ha deciso di mettere insieme le forze per valorizzare il patrimonio materiale e immateriale di Palermo, Le Vie dei Tesori è diventato un appuntamento fisso nella programmazione culturale in Sicilia. Un progetto culturale dal grande impatto mediatico e di pubblico, che nel 2018 ha registrato ben 365mila ingressi, permettendo di scoprire e di riappropriarsi di capolavori e monumenti della propria città; un progetto di innovazione sociale che si autosostiene grazie ai coupon acquistati dai visitatori. Un format di successo insomma, che per tre anni consecutivi ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica e ha avuto patrocinio di Camera, Senato, Ministero dei Beni Culturali.
L’iniziativa è patrocinata dalla giunta Giannone e dall’assessorato ai beni culturali retto da Caterina Riccotti. Tredici i siti culturali visitabili: l’antica farmacia Cartia, la chiesa del Calvario, la chiesa di San Giuseppe, quella di San Matteo, Savito col suo museo storico naturalistico, la Consolazione, Santa Maria La Nova e il Museo del Campanile, Santa Teresa, San Giovanni Evangelista e il. Museo del Campanile, la grotta delle Cento Scale e il presepe della famiglia Marinero, il museo del costume e della cucina, il Municipio e la stanza del Questore del Commissario Montalbano, e il settecentesco palazzo Spadaro.