Scicli, altra Pasqua senza Gioia: appello a tutte le parti in causa
Il parlamentare Orazio Ragusa: "sedersi ad un tavolo e dialogare"
(4 aprile 2022 – Scicli – Gioia)
Lettera aperta del deputato regionale Orazio Ragusa al vicario foraneo di Scicli, il sacerdote Ignazio La China, al parroco della chiesa di Santa Maria La Nova, il sacerdote Antonio Sparacino, e all’arciconfraternita della stessa chiesa che accoglie il simulacro del Gioia. Il parlamentare all’Ars, nella nota, rivolge un appello a tutte le parti in causa affinché si possa trovare, seguendo la strada della mediazione, la soluzione migliore per fare in modo che il Gioia, dopo due anni di stop a causa dell’emergenza sanitaria, possa tornare di nuovo a ridare speranza ai fedeli e all’intera città di Scicli con la sua caratteristica processione. “Premetto – sottolinea l’on. Ragusa – che sono assolutamente rispettoso delle posizioni di tutte le parti in causa. Non è certo una decisione che si può prendere a cuor leggero. Ritengo, però, che la strada del dialogo debba essere privilegiata e che, anche alla luce di quanto sta accadendo nel resto del circondario, vedi Modica e Ispica, oltre che con il graduale calo dei contagi da Covid, ci possano essere le condizioni per sedersi attorno a un tavolo, tutti gli attori interessati, quindi il clero, l’amministrazione comunale, i portatori, allo scopo di verificare se esistono le condizioni per ridiscutere la decisione già presa. Si potrebbe, tra l’altro, pensare alla creazione di una sorta di protocollo che, pur essendo consapevole del grande numero di fedeli che la festa del Gioia attira in città, si prefigga di tutelare il più possibile tutti in termini anticovid. Siamo ancora in tempo, secondo me, per valutare se ci sono le migliori condizioni per far sì che la festa si tenga. Faccio appello a tutti affinché si trovino le occasioni ideali per costruire ponti e non muri che in un momento così delicato non servono a nessuno”.