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Rischio privatizzazione acqua, “resti bene pubblico”

La nota del senatore Scilipoti

(9 novembre 2021 – privatizzazione acqua)

Riportiamo la nota del senatore di Forza Italia e presidente di Unione Cristiana Domenico Scilipoti Isgrò sull’eventuale privatizzazione dell’acqua. “Notizie di stampa riportano rumors e intenzioni per la privatizzazione delle reti idriche. Questo progetto che si basa su un liberismo esasperato nell’economia non è accettabile. L’ acqua è il bene pubblico per eccellenza e nessuno sulla sete degli altri può o deve fare profitti. Pertanto, anche alla luce di quanto disse il referendum sul tema, l’ acqua deve restare a tutti gli effetti bene pubblico degli italiani. Semmai bisogna incentivare i lavori e le opere per il miglioramento degli acquedotti riducendo le perdite dalle reti idriche spesso vetuste”.

Secondo alcune associazioni, la proposta di riforma avanzata dalla Regione siciliana potrebbe comportare una privatizzazione di fatto del servizio idrico, con un aumento delle tariffe per gli abitanti dell’isola. Sul tavolo il disegno di legge 1066/2021, approvato dalla Giunta regionale lo scorso sette settembre, che istituisce l’Ais, Autorità idrica siciliana, di cui fanno parte tutti i Comuni dell’isola insieme alla stessa Regione. Per Legambiente, l’autorità unica “nei fatti consegnerebbe a SicilAcque, la società monstre voluta da Cuffaro di proprietà della multinazionale Veolia, una posizione dominante nella gestione degli ingenti fondi pubblici del Pnrr e della prossima programmazione europea”.

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