Randagismo a Ragusa: ecco il progetto per contrastarlo
Firmato il Protocollo d’Intesa tra ASP e LAV
(29 ottobre 2020)
È stato sottoscritto ieri, nella sede della Direzione Generale di piazza Igea, il Protocollo d’Intesa tra ASP di Ragusa e LAV relativo al progetto per il contrasto del randagismo canino mediante il miglioramento del sistema di prevenzione basato sulla sterilizzazione dei cani, da parte del Dipartimento di prevenzione veterinario della ASP di Ragusa. Per l’Azienda era presente il direttore del Dipartimento Veterinario, dr. Giorgio Blandino, e il direttore degli Affari Generali, avv. Giovanni Tolomeo. Il Direttore Generale ASP, arch. Angelo Aliquò, aveva già, in precedenza, apposto la sua firma.
Il progetto dell’Azienda Sanitaria Provinciale, finanziato con fondi regionali, al quale LAV darà il suo contributo anche attraverso la propria ambulanza veterinaria, prevede la sterilizzazione di cani randagi e di cani ad alto rischio di riproduzione detenuti da privati, come quelli detenuti dai cosiddetti accumulatori e quelli appartenenti ad aziende agricole e/o agricole zootecniche.
In questo contesto LAV sarà di supporto con la propria ambulanza veterinaria acquistata e attrezzata grazie alle donazioni ricevute attraverso la campagna di SMS solidale “L’arrivo dell’ambulanza dipende da te”, in collaborazione con Responsabilità Sociale RAI.
L’ambulanza sarà di aiuto nelle attività inerenti alla sterilizzazione (trasporto degli animali presso la struttura pubblica dove si terrà l’intervento chirurgico e dalla struttura al luogo di prelievo) e per le microchippature extrambulatoriali organizzate dai Comuni, di concerto con il Servizio veterinario ASP, che provvederà all’inoculazione del microchip attraverso propri veterinari.
“Siamo molto lieti di dare supporto alle attività progettuali dell’ASP di Ragusa, soprattutto in un periodo di crisi come quello generato dalla pandemia, in quanto anche gli animali ne subiscono gli effetti negativi, e ringraziamo il Direttore Generale Angelo Aliquò per la sottoscrizione del Protocollo e il Dipartimento di Prevenzione veterinaria con il quale collaboreremo – dichiara Ilaria Innocenti, responsabile nazionale Area Animali Familiari LAV e continua – Si tratta di un progetto molto importante poiché due delle cause che alimentano maggiormente l’abbandono e il randagismo sono i cani di privati a rischio di riproduzione incontrollata, le cui cucciolate spesso vanno a incrementare la schiera dei randagi e la mancata identificazione dei cani di proprietà. Ci auguriamo che questo progetto sia di stimolo e di positivo esempio nelle realtà in cui il fenomeno del randagismo canino non è stato ancora affrontato nella sua complessità e con la corretta strategia di prevenzione”.